Commissione nuova, alleanze e politiche vecchie?

Adesso che il nuovo presidente della Commissione europea, Jean - Claude Juncker, ha presentato la sua squadra è possibile una prima valutazione prudente delle scelte che hanno dato forma ai nuovi Vertici comunitari.

La geografia del terrore

Il Vertice della NATO della scorsa settimana aveva all’ordine del giorno discussioni e risposte da dare ai gravi conflitti che circondano l’Europa.

NATO e UE, andata e ritorno

Fino a non molto tempo fa si è parlato poco dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e molto di Unione Europea. In questi ultimi giorni, con i venti di guerra che soffiano ai confini dell’Unione Europea, la NATO ha via via guadagnato i titoli principali dei media, dai giornali alle testate radiotelevisive.

Quella guerra non (ancora) dichiarata in Ucraina

Nessuno vuole pronunciare la parola guerra, ma quello che sta succedendo da cinque mesi a questa parte nel sud - est dell’Ucraina, in quel pezzo di Ucraina che Vladimir Putin chiama già, emblematicamente e provocatoriamente riferendosi al passato, Novorossija, (Nuova Russia) ha tutta l’aria di essere una vera e propria guerra. Le immagini trasmesse dai media, con il loro carico di carri armati in movimento, di città coi palazzi distrutti, di gente che fugge e un recentissimo rapporto dell’ONU che indica il numero delle vittime a più di 2.600 non lasciano tanto spazio alle sottigliezze semantiche.

Alto rappresentante di chi e di che cosa?

Di Federica Mogherini, provvisoriamente ancora ministro degli esteri d’Italia, non si sa che colpisca di più l’incoscienza o il coraggio.

La geografia della disperazione

Si sono fortemente intensificati in questi ultimi mesi i flussi migratori provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente e diretti, con il loro carico di disperazione, vittime e dolori sulle nostre coste, sulle prime coste dell'Europa.

Si sveglia la bella addormentata nel bosco?

L’estate, se mai ci fosse stata, sta finendo. Finiscono anche, lo si voglia o no, le vacanze per l’Unione Europea, rimasta colpevolmente inattiva a guardare quanto accade nel mondo e alle sue frontiere. Così fino praticamente all’altro ieri, quando le barbarie dei terroristi del Califfato e le orribili esecuzioni sommarie, le periodiche rotture di tregua nel conflitto israelo - palestinese e l’aggravarsi degli scontri militari in Ucraina hanno dato la sveglia anche all’UE, una non bella addormentata nel bosco.

Le bandiere nere dell’Iraq

Da alcuni giorni a questa parte si assiste, attraverso insopportabili immagini inviate dai media, ad un vera e propria tragedia anche in Iraq. Migliaia di persone in fuga, esecuzioni raccapriccianti e mostruose, bandiere nere che sventolano minacciose e cariche di violenza, veri e propri combattimenti per la conquista di territori e città da sottomettere al progetto di ampliamento di quello che è diventato il Califfato dello Stato islamico (IS) proclamato da Abu Bakr Al Baghdadi nello scorso luglio.

Quelle lettere dell’UE all’Italia

Sono passati poco più di tre anni da quando il governo Berlusconi, il 5 agosto del 2011, ricevette la lettera del Banca Centrale Europea (BCE) che, nella sostanza, gli ingiungeva di mettere ordine nei conti italiani. I recenti dati ISTAT ricordano quanta strada resta da fare.

Ma la guerra non va in vacanza

Non ci sono più parole per descrivere gli orrori che i bombardamenti su Gaza stanno provocando. Ma non ci sono nemmeno più parole che permettano di capire il perché di un tale genocidio, ritenuto da Israele unico strumento possibile per garantire la sua sicurezza, il suo esistere, il suo futuro.

Il mondo in fiamme. Dove sono finiti i pompieri?

Che oggi molte parti del mondo siano in fiamme non dovrebbe più sfuggire a nessuno. E non solo quel pezzo di mondo che circonda l’Europa e non è lontano dall’Italia: regioni che abbiamo impiegato troppo tempo a considerare un pericolo anche per noi, senza peraltro ad oggi aver reagito con qualche efficacia.

Unione Europea in ferie

C’è qualcosa di inquietante nell’assenza di iniziative dell’Unione Europea in una stagione come questa, calda non tanto per il meteo quanto per i gravi problemi che pesano sul nostro continente, per il persistere se non addirittura l’aggravarsi della crisi economica e sociale al suo interno e per le crescenti minacce alla pace alle sue frontiere.

A Bruxelles corsa a ostacoli per l’Italia

Procede, non senza tensioni e ritardi, la designazione dei nuovi vertici dell’Unione Europea. Dopo l’elezione di Martin Schulz, socialista tedesco, alla presidenza del Parlamento europeo e quella di Jean - Claude Juncker, lussemburghese del Partito popolare, alla presidenza della Commissione europea, restano da definire i componenti dell’Esecutivo comunitario, il presidente dell’Eurogruppo e il presidente stabile - in carica due anni e mezzo rinnovabile una volta - del Consiglio europeo.

Guerre e tensioni alle frontiere dell’Europa

In questo anno centenario dell’inizio della prima guerra europea e mondiale, forti sono le tensioni e gli inquietanti tuoni di guerra che si sentono ai confini di questa nostra fragile Unione Europea, sia ad Est che a Sud del Mediterraneo.

Medio Oriente in evoluzione, tra nuove frontiere e antichi conflitti

La nuova guerra che si sta consumando tra Israele e Hamas, denominata da Israele “Operazione confine protettivo” non si è fermata, come tutti speravamo, con la proposta di cessate il fuoco presentata dall’Egitto.

Ritrovare credibilità in Europa

La credibilità, che si tatti di una persona o di un Paese, è materia preziosa, quando non rara.

Ancora guerre in Medio Oriente

È di nuovo altissima la tensione in Israele dopo i barbari assassini dei tre giovani israeliani e la conseguente vendetta che ha portato all’uccisione di un giovane palestinese.

Italia – Germania: una partita europea

Si era trattenuto Matteo Renzi, nel suo discorso a braccio a Strasburgo, dal dare fuoco alle polveri, guardandosi bene dal pronunciare quella parola tabù per i tedeschi: flessibilità.

Israele e Palestina: la pace impossibile

In un Medio Oriente sempre più instabile, percorso da vecchie e nuove guerre che rimettono in discussione equilibri e pace non solo nella regione, il conflitto israelo - palestinese, che dura ormai da quasi settant'anni, sembra ormai un conflitto dimenticato, di fronte al quale la comunità internazionale sembra anche essersi arresa dopo i tanti tentativi di portare a termine un ormai illusorio processo di pace.

Consiglio europeo: sarà vera svolta?

C’era molta attesa per questo Consiglio europeo, forse in Italia più che altrove: non tanto perché avveniva alla vigilia del semestre di presidenza italiana dell’UE, quanto per il ruolo di protagonista che Matteo Renzi si era andato attribuendo in favore di una svolta nelle politiche europee. Come spesso accade il bilancio registra luci e ombre e molte cose restano ancora da capire, al di là di quello che racconta il comunicato ufficiale.

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