Europa, tra Russia e Stati Uniti

In questa Europa divisa e disorientata si respira di nuovo aria di guerra fredda. Gli Stati Uniti hanno infatti confermato e attuato la loro intenzione di uscire dallo storico Trattato #INF (Intermediate Range Nuclear Forces – Trattato sulle forze nucleari intermedie), firmato nel lontano 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov.

Un gregge di capri espiatori

Come previsto, la notizia sulla recessione in Italia è arrivata puntuale, certificata dall’Istat. Difficile prendersela con il nostro apprezzato Istituto di statistica, tra l’altro ormai a guida leghista. Urgente quindi trovare altri capri espiatori, meglio ancora se il gregge è numeroso. #editoriale

Venezuela, tra paure e speranze

Si fa sempre più tesa e pericolosa la situazione politica in #Venezuela, Paese balzato nuovamente sotto i proiettori dell’attualità dopo che Juan Guaido’, Presidente dell’Assemblea nazionale e leader dell’opposizione, ha assunto il ruolo di Presidente della Repubblica fino alla convocazione delle prossime elezioni. #editoriale

OXFAM a Davos : le sconvolgenti disuguaglianze nel mondo

Da 49 anni a questa parte, Capi di Stato e di Governo e altri rappresentanti della grande finanza si ritrovano a #Davos, un piccolo centro nelle Alpi svizzere, per discutere dello stato di salute dell’economia mondiale. Quest’anno il Forum si apre in un clima di pessimismo, dovuto in particolare alle stime al ribasso della crescita mondiale annunciate dal #FMI (Fondo Monetario Internazionale). #editoriale

Germania Francia Italia: il triangolo che manca

Nelle stesse ore in cui rappresentanti del governo italiano attaccavano quello francese, portando sul banco degli accusati il modesto franco CFA, moneta di riferimento in Africa centrale agganciata all’euro, il presidente francese #Macron firmava ad Aquisgrana, la città di Carlo Magno, un nuovo patto con la Germania della Cancelliera Angela #Merkel.

Chi dovrebbe vergognarsi in Europa

E’ in edicola in questi giorni un settimanale italiano con urlato in copertina il titolo “Vergogna Europa” e, nel sottotitolo, “Un grande reportage e un “j’accuse” a un Continente che ha perso l’anima”. Si tratta di un periodico non privo di pretese cultural-politiche, con qualche firma di qualità, anche se spesso incline a rottamare tutto quanto passa a tiro, da sinistra a destra, non senza qualche effetto devastante quando cede alla tentazione di sparare nel mucchio. #editoriale

Ancora tante vittime nel Mediterraneo

Una nuova tragedia nelle acque del Mediterraneo : bambini, donne e uomini inghiottiti da un mare chiuso, senza porti aperti per approdare.E’ il frutto...

Toni tesi fra Turchia e Stati Uniti

Continuano a creare disorientamento e perplessità le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti sul ritiro delle sue truppe dalla #Siria. Sebbene non del tutto inaspettata, visto che aveva già “cinguettato” questa intenzione nell’aprile scorso, suscitando preoccupate reazioni da parte dello stesso Pentagono, la decisione di Trump irrompe sulla scena mediorientale come un fulmine a ciel sereno. #editoriale

Brexit: una storia infinita e un avvenire incerto

“#Brexit is Brexit” e andremo fino in fondo: lo aveva detto con britannica determinazione il Primo ministro Theresa May, dopo aver avviato il 29 marzo 2017 la procedura di divorzio del Regno Unito dall’Unione Europea. Per adesso il risultato è che rischia di andare a fondo il governo britannico, incapace di trovare una soluzione all’azzardo del referendum. #editoriale

Un’Europa senza anima e senza cuore?

Non v'è dubbio che questa Unione abbia avuto tra i suoi Padri fondatori grandi statisti di ispirazione cristiana: delle loro convinzioni si trovano sicure tracce nella formulazione dei Trattati che, pur mantenendosi rispettosamente laici, si richiamano nei loro principi fondativi a valori in cui i cristiani d’Europa non avevano difficoltà a riconoscersi. Ma non sempre dichiarare principi significa metterli compiutamente in esecuzione, anzi. Risuonano ancora oggi ironiche e lucide la parole dello scrittore Mark Twain: “Appoggiatevi forte sui principi, finiranno per cedere”. #editoriale

Al via l’anno nuovo

Dopo un bilancio non proprio entusiasmante dell’anno passato, vale la pena dare uno sguardo al futuro, agli appuntamenti politici, alle speranze e alle inquietudini che già si intravedono per il #2019, ai confini dell’Europa e oltre. #editoriale

2019: per l’Ue quattro anniversari

Quarant’anni fa, nel maggio del 1979, per i cittadini europei vi fu la prima elezione a suffragio diretto del Parlamento europeo; nel 1989 l’abbattimento del Muro di Berlino rappresentò un avvenimento dirompente per la storia dell’Europa e non solo; nel 1999 l’euro fece la sua prima discreta apparizione nelle transazioni finanziarie e, infine, nel 2009 deflagrò la più grave crisi finanziaria, economica e sociale dell’Unione Europea. #editoriale

Buon Anno all’ONU

"Scrivo a Lei questa mia lettera di auguri perché Lei rappresenta l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, un attore politico mondiale importante e indispensabile, un orizzonte di pace e di democrazia. In un mondo che evolve a grande velocità, attraversato da tentazioni sovraniste sempre più forti e da una crescente freddezza nei confronti del multilateralismo, appare sempre più importante e urgente salvaguardare il ruolo della sua Organizzazione, vale a dire quello del dialogo, del negoziato e della mediazione fra tutti gli Stati aderenti" #editoriale

Il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Non può mancare l'Europa nel messaggio di fine anno del #Presidente della Repubblica Sergio #Mattarella: " (...) La dimensione europea è quella in cui l’Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro; e al suo interno dobbiamo essere voce autorevole (...)".

Lettera a Theresa May

"Le scrivo mentre è sola - sempre meglio comunque che con Boris Johnson- e assediata non tanto dagli altri 27 Paesi UE che, miracolosamente compatti, continuano a volerLe bene e a coccolarLa, quanto piuttosto accerchiata dai Suoi, amici conservatori e avversari laburisti, che La vogliono estromettere dal governo. Ma Lei resiste al timone di una barca in tempesta, pur senza sapere quale rotta seguire" #editoriale

Addio 2018, anno di poche speranze per il futuro

Il #2018 se ne va, lasciando dietro di sé tanti scenari aperti sullo scacchiere internazionale. Sono scenari che segnano in modo esplicito importanti cambiamenti in corso e sui quali, almeno nella maggior parte dei casi, pendono inquietanti interrogativi sulle prospettive di evoluzione. #editoriale

2018: per l’Ue ancora un anno turbolento

Si avvia a conclusione un altro anno difficile per l'Unione Europea e non è di molta consolazione che altrove sia anche andato peggio. #editoriale #2018

Da Katovice poche buone notizie per il Pianeta.

Si è conclusa il 15 dicembre, dopo due settimane di negoziati fra 196 Paesi, la #COP24 di Katowice. Vista l’urgenza di affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici, non si puo’ dire che il risultato della Conferenza sia stato un successo, dato che ha raggiunto solo uno dei due principali obiettivi iscritti all’ordine del giorno. #editoriale #ambiente

I fronti caldi dell’Unione Europea

Non è da oggi che l’Unione Europea è sotto attacco; lo è stata in modo crescente in questi ultimi tempi da parte dei movimenti nazionalpopulisti diffusisi un po’ ovunque, ma lo è particolarmente in questa vigilia natalizia non proprio serena per le Istituzioni europee. I loro massimi responsabili lasceranno gli incarichi nel corso dell’anno prossimo, ma non prima di provare a dare una risposta ad alcune urgenze che la stanno pressando da più parti. #editoriale

Giovani e lavoro nell’“Italiaeuropa” di oggi e di domani

Marco Bentivogli, segretario generale dei metalmeccanici Fim-Cisl, interverrà a Cuneo lunedì 17 dicembre (alle 18, nella sala Falco - in Provincia) in un incontro-dibattito aperto a tutti. Sul tema di grande attualità “#Italiaeuropa, per i giovani e per il lavoro” introdurrà il dibattito Franco Chittolina (Apice) e lo intervisteranno i giovani di “Monviso in movimento” che organizza l’incontro. Riportiamo l'intervista apparsa ieri su La Guida, nella quale risponde ad alcune domande sulla realtà di oggi e del prossimo futuro del mondo del lavoro, del sindacato, dello stato sociale, dell’Europa.

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