Mentre in Grecia le manifestazioni di piazza rispondono alle misure annunciate dal governo per ottemperare agli impegni assunti e ottenere le risorse del Fondo salva-Stati, la Banca Centrale Europea pubblica il suo Rapporto semestrale in cui sostiene che «nonostante il miglioramento registrato nel quadro economico e finanziario persistono problemi per la stabilità in quanto le misure messe in atto per mitigare la vulnerabilità del sistema non sono sufficienti a superare le difficoltà ».
I rischi principali evidenziati dall’Istituto di Francoforte sono la contemporanea vulnerabilità delle finanze pubbliche e del settore finanziario dalla cui interazione sorgono rischi di contagio e la vulnerabilità del finanziamento del sistema bancario i cui costi sono definiti ancora «eccessivamente volatili». La BCE prevede che tra il 2011 e il 2012 dovrà essere rifinanziato il 30% del debito delle banche e che questo comporterà grandi problemi per quegli istituti che hanno difficoltà di accesso al mercato dei capitali.
Altri problemi, che possono tradursi in perdite per il sistema bancario, possono essere determinati dal possibile declino dei prezzi degli immobili commerciali e residenziali ad oggi sopravvalutati del 30% in alcuni Paesi come Francia e Spagna (i livelli di sopravvalutazione del mercato italiano non superano il 10% e il cui trend è in linea con la media europea).
Infine, tra i possibili fattori di rischio la BCE cita «gli aumemnti inattesi dei tassi di interesse a lungo termine» e le possibili «tensioni nei flussi internazionali di capitali» a loro volta legate ad aumenti dei prezzi nelle economie emergenti.
I rischi d contagio sono dunque molto elevati nella zona euro e questo rende molto preoccupante per la BCE l’eventualità di un fallimento della Grecia. e «auspicabile», secondo quanto dichiarato dal vicepresidente della BCE Victor Constà ¢ncio, «n rinnovo volontario delle obbligazioni da parte delle banche.
