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Franco Chittolina

Franco Chittolina
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Presidente di APICE, ha lavorato per 25 anni a Bruxelles presso le Istituzioni europee (Consiglio dei ministri prima e Commissione poi), impegnandosi per il dialogo tra le Istituzioni comunitarie e la società civile. Dal 2005 lavora in Italia per portare l’Europa sul territorio piemontese, in particolare nella provincia di Cuneo.

Chi comanda nell’Unione Europea

Nei giorni scorsi sono stati in molti a chiedersi: “Chi comanda nell’Unione Europea?”. Un interrogativo giustificato in particolare dal ritorno di fiamma della crisi finanziaria greca, tornata sui tavoli di Bruxelles per la ricerca di una soluzione a un rompicapo dove tutti cercavano di salvare la faccia: la Grecia di Alexis Tsipras, massimalista nelle sue pretese e dimentico delle responsabilità greche, Angela Merkel, Cancelliera tedesca e arcigna guardiana del rigore finanziario europeo e Jean - Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, strattonato tra i due contendenti e chiamato al ruolo, se non di mediatore, almeno di “facilitatore” nella dura contesa in corso.

Perché la vicenda Greca è importante

Sono anni che i conti finanziari della Grecia tengono banco nell’Unione Europea e la tensione è ulteriormente salita dopo l’esito delle recenti elezioni politiche di fine gennaio. Nel frattempo, però, si sono aggiunti per l’UE altri temi anche più caldi, dall’Ucraina al Medioriente fino alla pericolosità della situazione in Libia in questi ultimi giorni.

Grecia: non solo soldi. Molto di più

Quel brutto pasticcio che la Grecia sta vivendo, e facendo vivere all’Unione Europea, non è solo una storia di soldi, anche se quelli che ballano in questi giorni raggiungono la ragguardevole somma complessiva di 322 miliardi di euro da restituire alla Banca centrale europea (BCE), al Fondo monetario internazionale (FMI) e agli Stati membri dell’UE. Tra questi l’Italia vanta un credito di circa 40 miliardi, non proprio bruscolini.

La Grecia alla ricerca di alleanze

La vittoria di Syriza il 25 gennaio ha galvanizzato una gran parte del popolo greco, stremato dalle politiche di austerità, e ha incoraggiato quanti in altri Paesi dell’Unione Europea hanno vissuto gli effetti disastrosi di quelle politiche, come si è visto in particolare nella massiccia mobilitazione del movimento “Podemos” in Spagna.

Un Presidente garante dell’Unità d’Italia e dell’Europa

Dodici Presidenti in meno di settant’anni di vita della Repubblica sono un primo segnale di stabilità nella storia politica recente d’Italia, che ha visto alternarsi governi a ritmi accelerati, con una durata media molto ridotta. Anche per questa ragione vale la pena soffermarsi sull’importanza che riveste nel tempo il Quirinale per la vita del Paese e per le sue relazioni internazionali.

L’Unione Europea dopo il voto greco

Adesso che gli echi dei comprensibili festeggiamenti per la vittoria di Syriza si sono spenti ad Atene e mentre a Bruxelles, Francoforte e Berlino fervono gli interrogativi sulle risposte da dare ad Alexis Tsipras, viene il tempo di provare a capire - o a indovinare - quale Unione Europea potrà rinascere dopo il voto greco.

Grecia alla sinistra dell’Europa

Il risultato delle elezioni politiche, anticipate in Grecia il 25 gennaio, era atteso ovunque in Europa, da Madrid a Berlino, da Bruxelles a Roma.

Dalla Banca Centrale Europea una svolta per l’Europa?

Le sanguinose incursioni del terrorismo islamico in Europa, prima in Francia e pochi giorni dopo in Belgio, hanno scosso dalla loro sonnolenza le Istituzioni comunitarie, ad oggi ancora ferme alle dichiarazioni, anche se è probabile che almeno i servizi di "intelligence" dei Paesi UE abbiano intensificato il loro coordinamento.

Da Parigi una sveglia per l’Europa

Per parafrasare, modificandone in parte il senso, la riflessione del nostro Gianbattista Vico, dopo i fatti di Parigi e pensando all’Europa verrebbe da dire: “È stata una traversia, potrebbe diventare un’opportunità”.

Europa in guerra?

Arrivare a Bruxelles poche ore dopo il tragico attentato di Parigi al giornale satirico Charlie Hebdo è stata una coincidenza, ma anche un’occasione per riflettere su questa Europa e sul suo futuro.

Messaggi dai confini dell’UE nel 2015

Sarà ai suoi confini che l’Unione Europea si giocherà molto del suo futuro politico in questo 2015. Tanto a sud quanto a nord. A sud, sulle sponde del Mediterraneo, dove Italia e Francia aspettano non senza preoccupazioni l’esame di riparazione previsto a inizio primavera sui loro traballanti conti pubblici e dovela Greciain gennaio ela Spagnaa dicembre andranno a elezioni politiche che vedono per ora in vantaggio le nuove sinistre - l’ellenica Syriza e l’iberica Podemos - fortemente critiche verso Bruxelles.

Ho un sogno per l’Europa

Sogno un’altra Unione Europea che continui a vivere nel tempo, senza limitarsi a sopravvivere, cambiando ritmo e verso per recuperare le occasioni perse e per rispondere alle domande dei suoi cittadini ed essere all’altezza delle sfide che l’attendono.

Europa: tempo di bilanci, fuori i numeri

Fine anno, è il momento dei bilanci. Scorrono fiumi di parole, abbondano i luoghi comuni, come quello del “bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”, trasudano rimpianti per quello che si poteva fare e non si è fatto, fioriscono critiche a tutti meno che a se stessi, tutti a battersi il pugno sul petto degli altri.

Italia e Germania per ricostruire l’Unione Europea

Che molta influenza abbia avuto, e continui ad avere, la Germania sulla vita dell'Europa è un’evidenza che non sfugge a nessuno. Nel bene e nel male, nel secolo scorso e in questo che stiamo vivendo. Qualcosa di analogo si può dire dell’Italia, benché in misura minore: anche qui nel bene e nel male, ieri e oggi.

ItaliaEuropa: non va bene, potrebbe andare peggio

Che l’Italia non sia ancora uscita dalla crisi è esperienza quotidiana, che possa uscirne resta una speranza che non sembra bastare a infondere fiducia agli italiani – come racconta l’ultimo Rapporto del Censis – e lascia scettici molti in Europa.

Duccio Galimberti e il futuro dell’Europa

In occasione della serata tenutasi a Cuneo presso la sala San Giovanni, lo scorso 3 dicembre, Franco Chittolina, presidente di APICE, ha sintetizzato le tre principali “lezioni” che oggi si possono trarre dall’azione di Duccio Galimberti, figura emblematica della Resistenza a Cuneo e non solo.

Regali di Natale in arrivo dall’UE

Nei giorni scorsi sono stati più d’uno i soggetti che nell’UE sono andati all’incasso. Davanti al Parlamento europeo il neo - presidente della Commissione europea, Jean - Claude Juncker, ha incassato la fiducia, ampiamente prevista, dopo la messa in accusa da parte di populisti e opposizioni varie per le astuzie fiscali adottate dal suo Paese, il Lussemburgo, per rimpinguare le proprie casse a spese degli altri partner europei.

Da Strasburgo quasi un’Enciclica sull’Europa

Negli oltre sessant’anni di vita dell’avventura comunitaria, è solo la seconda volta che un Papa prende la parola al Parlamento europeo. La prima fu, nel 1988, quella di Giovanni Paolo II, la seconda quella di papa Francesco martedì scorso, prima di rivolgersi al contiguo Consiglio d’Europa e poche ore prima di volare in Turchia, un Paese ancora candidato a entrare - quando non si sa - nell’UE.

Legge di Stabilità: l’Italia passa il primo esame UE

Dopo tensioni e trattative, punteggiate da qualche tweet di troppo,la Commissione europea ha dato un primo segnale di via libera alla “legge di stabilità” dell’Italia.

Fisco a geometria variabile in Europa

Si è molto parlato di evasione ed elusione fiscale nell’Unione Europea - e nel resto del mondo - in questi ultimi giorni. Finalmente, verrebbe da dire: era ora che, dopo aver tanto enfatizzato la realizzazione del mercato unico, la svolta dell’euro, si puntassero i riflettori su quell’inaccettabile “buco nero” che è il fisco in Europa.

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