Franco Chittolina
Dagli USA ci separa ancora un oceano
C’era molta attesa la settimana scorsa per il voto del Parlamento europeo sul negoziato in corso del TTIP (TransatlanticTrade and Investement Partnership), l’Accordo commerciale transatlantico destinato a creare un mercato unico tra USA e UE.
Europa: integrazione e/o disintegrazione?
A voler prendere in prestito la metafora dei terremoti si potrebbe dire che l’Europa sembra sempre più collocata su una faglia generatrice di movimenti tettonici e che ricorrenti sciami sismici non annunciano niente di buono.
Unione Europea, non dimenticare maggio!
Sarà bene che l’Unione Europea non dimentichi i suoi mesi di maggio, passati e recenti. A cominciare dal 9 maggio di 65 anni fa, quando venne lanciato il manifesto fondativo del processo di integrazione europea con la Dichiarazione Schuman che, a soli cinque anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, chiamava alcuni tra i principali belligeranti ad associarsi in una difficile impresa di solidarietà per ricostruire un'Europa in macerie e consolidare una pace ancora fragile.
Voti che parlano (anche) all’Europa
Sarà pure che cominciano a essere in molti a pensare che le nostre vecchie democrazie stanche possano fare a meno delle elezioni e che meglio sarebbe ricorrere al sorteggio per designare i responsabili politici, resta comunque che dalle elezioni e referendum recenti giungono all’Europa messaggi interessanti, anche se non sempre incoraggianti.
Grecia: vigilia ad alta tensione
Non sono stati giorni tranquilli per i negoziatori del contenzioso UE - Grecia quelli della settimana scorsa in occasione del vertice di Riga. E adesso, dopo l’annuncio del governo ellenico dell’impossibilità di continuare a rimborsare i prestiti ottenuti, il “caso greco” sta per arrivare, forse, alle sue ultime battute e il negoziato in corso potrebbe essere finalmente alla vigilia di una conclusione.
Invito alla lettura: la nostra comune umanità. il catalogo è questo
E’ molto stimolante il libro, ancora fresco di inchiostro, di Adriano Favole: La bussola dell’antropologo. Orientarsi in un mare di culture (ed. Laterza, 2015,...
Unione Europea: la solidarietà può fare la differenza
Potrebbe essere per l’Unione Europea la volta del “cigno nero”, quella di un evento inatteso – ma anche imprevedibile – che imprime una svolta alla storia, qualcosa di improbabile che interviene a governare la storia. Se non proprio quella del mondo, almeno quella dell’UE, che sicuramente di una sferzata ha bisogno per svegliare i “sonnambuli” che la s/governano oggi.
Da Londra un segnale e un’occasione per l’Unione europea
Ancora una volta è evidente l’intreccio tra elezioni nazionali e politica europea e viceversa, segno che, piaccia o no, siamo tutti sulla stessa barca e ci tocca remare. Che poi qualcuno remi in un senso e qualcuno in un altro non è una novità nell’UE.
Unione Europea: dentro e/o fuori
Viene il tempo, nella vita delle persone e in quella delle comunità, di non stare più sulla soglia, il tempo di entrare o di uscire, o almeno, di fare un passo chiaro in un senso o nell’altro.
Primo maggio: il lavoro non fa festa
Continua a imperversare la battaglia dei numeri sul fronte del disagio sociale: dopo le previsioni fragili del governo italiano nel Documento di economia e...
Gli egoismi nazionali, una minaccia per la pace anche per l’Unione Europea
I migranti che approdano in Europa provengono da Paesi in guerra alla ricerca di una terra di pace che li possa accogliere. Quando, a prezzo di enormi rischi e depredati dai nuovi “schiavisti”, riescono a raggiungere il nostro continente impattano duramente con un’Unione Europea che si vanta di aver salvaguardato la pace sulle nostre terre e di avere per questo ottenuto nel 2012 il Nobel per la pace.
Per non annegare nelle parole
Adesso diventa urgente, oltre che salvare i disperati che annegano a centinaia nel Mediterraneo, salvare dal naufragio anche l'Europa. E per riuscirci le parole non bastano. Adesso bisogna capire bene da dove arriva questa strage continua, quali sono le sue dimensioni oggi e domani e decidere che cosa l'Unione Europea può e deve fare e con quale contributo dell'Italia.
UE – USA: alleati e amici, non complici
Può stupire, ma c’è ancora molto da scrivere sulla storia dei rapporti tra Europa e Stati Uniti d’America. Sarà perché si tratta di una storia recente, poco più di duecento anni dal 1776 quando nacquero gli USA, o sarà perché troppo densi gli interessi da condividere o spartirsi o e anche perché in questi ultimi anni il mondo è andato veloce e gli scenari geopolitici sono molto cambiati.
Turchia sempre più lontana dall’Europa
Sembra essersi arrestato il cammino che avrebbe dovuto portare la Turchia nell’Unione Europea e l’UE ad avventurarsi al di là del Bosforo, nella direzione di una regione, quella mediorientale, tanto interessante economicamente quanto instabile politicamente.
Dietro i numeri le persone: il lavoro che non c’è
Tempo di DEF (Documento economia e finanza), tempo di numeri e tempo di previsioni.
Numeri da prendere con le molle perché in questo mondo instabile i numeri ballano e spesso la politica è tentata di giocarci, vendendo promesse e illusioni.
Iran: sarà un accordo storico?
Ci sono voluti 35 anni di messa al bando per il “Grande Satana” Iran, 9 anni di pesanti sanzioni inflitte nel 2006 dal Consiglio di Sicurezza ONU, 12 anni di tentativi negoziali e 9 giorni di confronti accaniti tra le diplomazie al tavolo di Losanna per approdare a un accordo di principio sul contrasto alla corsa iraniana verso il nucleare di una possibile bomba atomica.
L’UE e la sicurezza aerea
La tragedia dell'Airbus 320 della compagnia tedesca Germanwings, precipitato sulle Alpi francesi a poca distanza dal confine italiano, con le sue 150 vittime trascinate verso la morte da un pilota suicida ha destato dolore e sconcerto, suscitando non pochi interrogativi sulla sicurezza del trasporto aereo.
Speranze e preoccupazioni al Consiglio europeo di Bruxelles
Come ogni anno, i Capi di Stato e di governo si sono ritrovati, questa settimana, per il Consiglio europeo di primavera a Bruxelles, dove finalmente sembra sia spirata qualche brezza primaverile per l’economia europea. E questo nonostante la crisi greca che invece di avviarsi a soluzione rischia di aggravarsi e le tensioni politiche alimentate ulteriormente dall’attentato di Tunisi.
Partenariato Transatlantico
Ha una sigla che suona male, come finora sono andati piuttosto male i negoziati che lo riguardano. Si chiama “Ttip” (Transatlantic Trade and Investment Partnership) che, tradotto alla lettera dall’inglese, significa: “Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti” e ha ormai fama di un accordo semi-clandestino, negoziato fino a poco tempo fa quasi segretamente tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America, in vista della creazione di una zona di libero scambio transatlantica.
Si tratta di un negoziato avviato in sordina, con tutte le cautele del caso, vista la sensibilità dei temi su – o, meglio, sotto - il tappeto
Rischio di naufragio per l’Europa nel Mediterraneo
Il Mediterraneo è stato a lungo nella storia uno dei centri dell’Europa. Lo è stato ancora, con un ruolo minore, nei primi tempi della nascente Comunità Europea a Sei, quando Italia e Francia rappresentavano una metà dei suoi cittadini. Da allora il progressivo ritorno, economico e politico, sulla scena europea della Germania e gli allargamenti degli ultimi trent’anni, con l’arrivo dei Paesi nordici e quelli in provenienza dall’ex- Unione Sovietica, molte cose sono cambiate nella geografia europea, facendo scivolare il Mediterraneo ai margini dell’Unione Europea.