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Adriana Longoni

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Tra i fondatori di APICE e a lungo vicepresidente, ha lavorato per molti anni nelle Istituzioni europee coordinando i progetti nell'ambito della cooperazione allo sviluppo e della politica di vicinato, in Guinea Conakry prima e in Caucaso poi. Gestisce l’Antenna di Bruxelles dell’Associazione.

Un anno di repressione in Siria

È trascorso esattamente un anno dall’inizio delle manifestazioni contro il regime di Bashar al Assad in Siria. Un anno in cui la repressione, la violenza, i bombardamenti, la tortura e la morte sono state le uniche risposte di un regime senza scrupoli ...

Putin eletto al primo turno con 64% dei voti

Nessuno si faceva illusioni sulla vittoria di Vladimir Putin alla presidenza della Federazione russa. L’unico fragile interrogativo era se questa vittoria sarebbe passata attraverso un secondo turno, cosa che avrebbe aperto uno spiraglio alla prospettiva di un cambiamento nella gestione del potere in senso democratico. E invece le cose sono andate diversamente.

Siria, Iran e la destabilizzazione di una regione

Il braccio di ferro in corso in Siria fra il regime di Bachar al Assad e il suo popolo continua in un crescendo di violenza e di repressione, con un numero di vittime che aumenta ogni giorno e senza il minimo segnale di un possibile sbocco pacifico alla situazione.

Russia e Cina dicono no alla Risoluzione dell’ ONU sulla Siria

Il veto russo e cinese al Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla Risoluzione di condanna del regime siriano era previsto e ha giustamente sollevato un’ondata d’ indignazione fra gli altri paesi e nella comunità internazionale. Non era la prima volta, visto che già nell’ottobre scorso il Consiglio di sicurezza si era piegato di fronte alle intransigenze dei due paesi, restii su tutta la linea a condannare un dittatore che, mentre si votava all’ONU, continuava a massacrare il suo popolo, facendo più di duecento vittime a Homs.

Il difficile accordo all’ ONU sulla Siria

Sono trascorsi ormai dieci mesi da quando sono iniziate in Siria le manifestazioni e le proteste contro il regime di Bachar al Assad, e secondo le ultime stime dell’ONU, le vittime sarebbero più di 5.500.

Anche in Romania scendono in piazza gli indignados

I movimenti di protesta che continuano a serpeggiare in tutta Europa contro le misure di austerità e le ricadute sociali generate da una profonda crisi finanziaria ed economica sono giunti, non senza una certa sorpresa, anche in Romania.

Martin Schultz eletto Presidente del Parlamento Europeo

È consuetudine che a metà legislatura del Parlamento Europeo vi sia un cambiamento di Presidenza. Con 387 voti su 670, il socialista Martin Schultz...

L’Ungheria tra le derive nazionaliste e l’appartenenza all’Unione Europea

Sono ormai trascorsi quasi due anni da quando il partito di destra “Fidesz”, con il Primo Ministro Viktor Orbán, ha vinto le elezioni in...

2011 – L’anno delle rivoluzione e degli indignados

Si è chiuso il 2011, anno di grandi cambiamenti sulla scena internazionale e anno emblematico di importanti anniversari che non hanno ancora finito di...

Caro Presidente, caro Barack,

come ogni fine anno ci si scambiano gli auguri e si formulano speranze per il nuovo anno. Il 2011 è stato un anno carico di avvenimenti nel mondo, ha aperto nuove prospettive sulla scena internazionale e messo in evidenza nuovi attori. Come tanti altri cittadini, anch’io guardo questo mondo in movimento con gli occhi e la mente sempre puntati su due obbiettivi: il primo è il ritorno alla pace, al dialogo e al rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo laddove si combatte e si soffre e il secondo è puntato sulla salute del nostro Pianeta. Come vedi, sono due obbiettivi costantemente alimentati

Rapporto OCSE sul divario salariale fra ricchi e poveri

L'OCSE, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, ha presentato il 5 dicembre scorso uno studio intitolato "Divided we stand: why inequality keeps...

E intanto il termometro sale …

Si è conclusa a Durban, dopo due settimane di intense discussioni, la 17ma Conferenza della Convenzione-quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Intorno al...

Un segnale per Putin

Le cifre che confermano i risultati delle elezioni legislative che si sono svolte in Russia il 4 dicembre scorso mandano un messaggio chiaro al...

Dalla Primavera araba al difficile esercizio delle elezioni

I grandi cambiamenti in corso che si stanno verificando sulla sponda sud del Mediterraneo, iniziati a gennaio con le imponenti manifestazioni di gran parte...

Bruxelles prepara le nuove prospettive finanziarie 2014-2020

Fra le molteplici incertezze che pesano in questo periodo sul futuro finanziario, economico e sociale dell’UE, la Commissione Europea continua il suo lavoro nella...

Turbolenze mediterranee ed Europa

Dopo la partenza di Ben Alì in Tunisia, anche il presidente Hosni Mubarak ha lasciato il potere in Egitto. Ci sono volute circa tre...

Non si fermano le proteste nel mondo arabo

Dopo la «rivoluzione» in Tunisia, si intensificano le proteste e le manifestazioni in Egitto. Iniziate il 25 gennaio scorso, anche gli egiziani sono scesi...

Il mondo arabo in fermento

Le turbolenze iniziano il 17 dicembre 2010 con l’atto disperato del giovane venditore ambulante tunisino Mohamed Bouazizi. Laureato, Mohamed vendeva frutta e verdura per...

WikiLeaks, la Russia e l’Italia

Le recenti "rivelazioni" di WikiLeaks hanno avuto il merito di ricordare quanto opaca sia la diplomazia e, a noi italiani in particolare, quanto poco...

L’Anno europeo della lotta alla povertà   e all’esclusione

Si è ufficialmente aperto a Bruxelles. il 20 gennaio, l’Anno europeo della lotta alla povertà   e all’esclusione sociale. Il tema ha una sua attualità  ...

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