Afghanistan invitato a non discriminare le donne

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Con un risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici, il Parlamento Europeo ha chiesto alle autorità   dell’Afghanistan la revisione del recente progetto di legge sullo status delle donne sciite, in quanto non conforme ai principi di uguaglianza sanciti dalle Convenzioni internazionali.
Il nuovo progetto di legge sullo status personale delle donne sciite, che interesserebbe dal 15% al 20% della popolazione afghana, «limita fortemente la libertà   di movimento delle donne, negando loro il diritto di lasciare le loro case tranne che per “scopi legittimi” ed esigendo da esse che si sottomettano ai desideri sessuali del marito, legittimando in tal modo lo “stupro coniugale”» sottolinea l’Europarlamento, osservando come tale legge incoraggi inoltre «la discriminazione delle donne nel settore del matrimonio, del divorzio, della successione e dell’accesso all’istruzione».
L’adozione di una legislazione la cui applicazione è limitata a talune categorie della popolazione e che, per definizione, «incoraggia la discriminazione e l’ingiustizia», è sempre pericolosa secondo il Parlamento Europeo, che raccomanda quindi al ministero della Giustizia afghano «di abrogare tutte le leggi che introducono una discriminazione nei confronti delle donne e che sono contrarie ai trattati internazionali di cui l’Afghanistan è parte».
Le autorità   afghane sono inoltre invitate a «prendere tutte le misure possibili per proteggere le donne contro la violenza sessuale e contro altre forme di violenza basate sul genere, nonchà© a tradurre davanti alla giustizia gli autori di atti di questo tipo» chiedono i deputati europei, incoraggiando candidature femminili alle elezioni presidenziali previste per il 20 agosto prossimo e la piena partecipazione delle donne afghane al processo decisionale.
Il Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per la donna (UNIFEM) è invitato ad essere «particolarmente vigilante», ma anche il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri dell’UE dovrebbero sollevare la questione delle discriminazioni nei confronti delle donne e dei bambini «in quanto inaccettabili e incompatibili con l’impegno di lungo termine contratto dalla comunità   internazionale di aiutare l’Afghanistan nel suo sforzo di riabilitazione e di ricostruzione»: un approccio di genere dovrebbe essere integrato sistematicamente nelle politiche di sviluppo in Afghanistan, auspica l’Europarlamento.

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