Accrescere la lotta all’evasione fiscale

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Le perdite globali, dirette e indirette, derivanti dalle frodi fiscali sono stimate tra i 200 e i 250 miliardi di euro, equivalenti al 2-2,25% del PIL dell’UE, per questo il Parlamento europeo chiede l’adozione di una strategia europea contro le frodi fiscali.
L’Europarlamento sollecita maggiore impegno ai governi e incita l’UE a promuovere l’abolizione dei paradisi fiscali, anche avvalendosi del proprio potere commerciale. Chiede poi di esaminare la possibilità   di ampliare il campo di applicazione della direttiva sull’imposizione del risparmio e di riformare radicalmente il regime IVA basandolo sul principio di origine, ma senza armonizzare le imposte. Le frodi nel settore dell’IVA rappresentano infatti 40 miliardi di euro e interessano, secondo le stime, il 10% del gettito IVA, l’8% del gettito totale delle accise sulle bevande alcoliche nel 1998 e il 9% del gettito totale delle accise sui prodotti del tabacco.
L’Europarlamento esorta gli Stati membri a «impegnarsi seriamente nella lotta contro la frode fiscale», osservando che «non è possibile eliminare l’economia informale senza applicare idonei incentivi». Si rammarica quindi dell’ostruzionismo «praticato da alcuni Stati membri negli ultimi dieci anni», che ha ostacolato l’adozione da parte del Consiglio di «una strategia efficace dell’UE nella lotta contro la frode fiscale».
Alla Commissione è richiesto di studiare un sistema europeo armonizzato per la raccolta dei dati sulla frode fiscale, così da poter valutare più precisamente la reale portata del fenomeno, e di proporre immediatamente una clausola sul buon governo in materia fiscale nei negoziati sui futuri accordi commerciali. L’Europarlamento sottolinea inoltre che l’abolizione dei paradisi fiscali richiede, tra l’altro, una strategia articolata su tre assi: contrastare l’evasione fiscale, ampliare il campo di applicazione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio ed esigere che l’OCSE, attraverso i suoi membri, sanzioni i paradisi fiscali che non cooperano.

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