Rifugiati: proposto programma comune di reinsediamento

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àˆ di oggi la proposta della Commissione Europea di istituire un programma comune all’interno dell’Unione, volto al reinsediamento dei rifugiati provenienti da Paesi terzi in uno Stato membro dell’UE.
La maggior parte dei rifugiati nel mondo vive, infatti, in aree vicine al Paese d’origine, generalmente Paesi in via di sviluppo dell’Africa, Asia o Medio Oriente; il reinsediamento prevede il trasferimento dei rifugiati dal Paese di primo asilo ad un altro Paese che gli possa offrire protezione. Ciಠavviene nel caso non sia possibile per il rifugiato tornare al Paese d’origine nà© rimanere nel Paese terzo ospitante in condizioni di sicurezza.
Il “programma comune di reinsediamento UE” intende aumentare la cooperazione politica e pratica tra gli Stati membri, attraverso un meccanismo che preveda la definizioni di priorità   annuali comuni per il reinsediamento e un uso più efficace dell’assistenza finanziaria a disposizione degli Stati membri attraverso il Fondo europeo per i rifugiati. Si prevede, inoltre, che gli Stati membri svolgano congiuntamente alcune attività   quali l’identificazione dei rifugiati da reinsediare e la loro accoglienza con il sostegno dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo. Sarà   decisione di ogni Paese se partecipare o meno al reinsediamento e definire quanti rifugiati reinsediare.
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) le esigenze di reinsediamento stanno crescendo e a ciಠnon corrisponde un aumento dei posti resi disponibili dagli Stati; basti pensare che su circa 10 milioni di rifugiati nel mondo sono 203000 quelli che avranno necessità   di essere reinsediati nel solo 2010. Nel 2008 solo 65000 rifugiati sono stati reinsediati in alcuni Stati e di questi 4378, pari al 6,7 %, sono stati reinsediati in uno dei Paesi dell’UE.
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