Politica europea per l’innovazione, successi e nuove sfide

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La Commissione Europea ha reso nota la Comunicazione «Reviewing Community innovation policy in a changing world» documento nel quale viene tracciato un bilancio della politica europea per l’innovazione e si delineano le nuove sfide per il futuro.
«L’innovazione non si decide per decreto» ha detto presentando la Comunicazione, il commissario all’Industria Gà ¼nter Verheugen , aggiungendo che essa è «emanazione delle persone: ricercatori, imprenditori, lavoratori, investitori, poteri pubblici, consumatori» che, incoraggiati dal contesto e dal quadro anche normativo di riferimento sapranno incrementare la potenzialità   innovatrice dell’Europa.
Si tratta, allora, ha proseguito il commissario «di elaborare per il prossimo decennio un programma di riforme modernizzatrici e di respiro europeo che abbia al centro il tema dell’innovazione»
La Comunicazione sottolinea che dal 2006 -anno di inizio del «nuovo partenariato di Lisbona per la crescita e l’occupazione»- molti sono stati i progressi realizzati sia a livello comunitario sia dai singoli Stati membri e lo scarto tra l’Europa e i suoi principali concorrenti (USA e Giappone) si è indubbiamente ridotto; molta, perà², è ancora la strada da fare
Tra gli importanti passi avanti la Comunicazione menziona: lo Small Business Act, le nuove regole in materia di aiuti di Stato che permetteranno di sostenere il settore ricerca e sviluppo e il riconoscimento dell’eccellenza nei settori formazione e ricerca.
Gli ambiti nei quali intensificare l’impegno sono: la tutela della proprietà   intellettuale, il sistema dei brevetti – ancora troppo frammentario e costoso – la promozione dell’utilizzo di Information and communcation Technology (ITC) e delle tecnologie eco-compatibili.
Altre priorità   individuate dalla Comunicazione sono: la semplificazione delle procedure di avvio e gestione delle imprese, il sostegno al rischio di impresa (in particolare per le imprese ad alta innovazione) e la promozione di ulteriori sinergie tra il mondo della formazione, della ricerca e dell’impresa non soltanto a livello comunitario ma anche tra Stati membri e tra Regioni.

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