Con l’insediamento della Commissione nel 2014 era stato annunciato un nuovo approccio di gestione dei rapporti con gli Stati al fine di completare l’Unione economica e monetaria. Ecco allora che la Commissione ha aumentato il numero di incontri con governi e parlamenti degli Stati membri e con le parti sociali per discutere circa le priorità strategiche. A febbraio sono state così presentate le previsioni di inverno 2016 e, dopo le proposte di riforme presentate dai singoli stati membri in aprile e dopo l’analisi annuale della crescita 2016, le previsioni di primavera 2016 con lo scopo di rafforzare la governance economica.
Queste sono raccomandazioni che la Commissione rivolge singolarmente ad ogni Stato membro esprimendo quale orientamento di politica economica deve essere attuato nei successivi 12-18 mesi, con particolare riferimento al rilancio degli investimenti, alla realizzazione di riforme strutturali e al perseguimento della responsabilità di bilancio.
I maggiori risultati sono individuati nel settore delle riforme strutturali, punto nevralgico per porre le basi per la crescita, l’occupazione e gli investimenti.
In generale, la Commissione ha rilevato come il processo di risanamento di bilancio stia progredendo, con conseguente diminuzione del debito delle famiglie e delle imprese, nonché come il tasso di disoccupazione stia scendendo in quasi tutti gli Stati membri, anche se in misura variabile. Infine, essa esorta i singoli Stati affinchè possano realizzarsi le condizioni per una ripresa economica europea.
Rilasciate queste raccomandazioni, ora spetta ai Ministri dell’UE discuterle specificatamente prima che i Capi di governo le approvino e, successivamente, spetterà agli Stati membri applicarle tempestivamente attraverso le politiche economiche proprie per l’anno 2016-2017.
