Riduzione di emissioni: non ci sono piani B

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Con queste parole la commissaria Ue responsabile dell’azione per il clima Connie Hedegaard ha commentato il recente rapporto dei gruppo di esperti ONU sui cambiamenti climatici ICCP, secondo il quale, nell’ultimo decennio, a livello mondiale si è registrato un aumento delle emissioni più consistente di quello registrato nei tre decenni precedenti e occorre agire rapidamente e risolutamente per contenere l’aumento della temperatura.

Gli esperti ONU indicano nell’uso di un ampio ventaglio di tecnologie e nella modificazione dei comportamenti le strade da percorrere per ottenere una riduzione delle emissioni che nel 2050 potrebbe variare dal 40 al 70% dei livelli 2010.

“Il Rapportò è chiaro” ha sostenuto Hedegaard, indicando la priorità di un’azione collettiva nella quale l’Europa adotterà un obiettivo ambizioso per il 2030: riduzione delle emissioni di almeno il 30% e aumento delle energie da fonti rinnovabili di almeno il 27%.

Hedegaard ha anche annunciato un forte impegno UE nei confronti degli USA, della Cina e delle altre economie emergenti: anche a questi Paesi verrà chiesto di fare la propria parte, perché “più si aspetta e più sarà costoso e difficile raggiungere gli obiettivi”.

Sono molti i settori che saranno chiamati a un impegno importante per la riduzione delle emissioni (trasporti, produzione di energia, edilizia); sarà necessario portare la produzione di elettricità a zero e missioni e aumentare in maniera significativa l’efficienza energetica.

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