In un quadro di costante aumento del numero di studenti iscritti agli atenei europei che offrono oggi una sempre maggiore varietà di corsi e di opportunità (secondo gli ultimi dati sono 4.000 gli istituti di istruzione post-diploma in Europa e sono oltre 19 milioni gli studenti) la Commissione Europea segnala la necessità di «massimizzare il contributo dell’istruzione superiore per far sì che l’UE emerga più forte dalla crisi».
A tale scopo è stata presentata una strategia di riforma dell’istruzione superiore in cui vengono individuati gli obiettivi e le priorità : dall’aumento del numero di laureati al miglioramento della qualità dell’istruzione in termini di corrispondenza dei programmi con le aspettative dei singoli e con le esigenze del mercato del lavoro; dall’incentivazione di esperienze transfrontaliere di formazione all’aumento del numero di ricercatori; dal rafforzamento dei legami tra mondo della ricerca e mondo delle imprese fino a finanziamenti efficienti, meno rigidi e indirizzati alla qualità dell’istruzione superiore.
«L’istruzione superiore è un potente fattore di crescita economica che apre le porte a condizioni di vita migliori e crea opportunità » ha dichiarato la commissaria europea per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù Androulla Vassiliou, manifestando preoccupazione per il fatto che «troppi laureati incontrano difficoltà a trovare un’occupazione o un lavoro di qualità » e sollecitando la riforma dell’istruzione superiore e della formazione professionale «in modo da fornire ai nostri giovani le competenze di cui hanno bisogno per realizzare il proprio potenziale in termini di sviluppo e occupabilità ».