Pubblicato il Rapporto annuale sulle droghe in Europa

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Stabilizzazione dell’uso di cannabis, aumento preoccupante del consumo di cocaina e sequestri record della sostanza in tutta Europa, resta elevato il numero di decessi sempre più causati da mix di varie sostanze: è quanto emerge dalla Relazione annuale sulle tendenze europee del fenomeno.
Secondo l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT-EMCDDA), dopo oltre un decennio di crescita del consumo di stupefacenti «per l’Europa potrebbe iniziare ora una fase di maggiore stabilità  ». Infatti, si rilevano segnali che il consumo di eroina e l’assunzione di stupefacenti per via parenterale sono generalmente meno diffusi, mentre gli ultimi dati suggeriscono una stabilizzazione dei livelli di consumo di cannabis dopo un prolungato periodo di crescita. «Questi dati incoraggianti sono tuttavia oscurati da percentuali elevate di decessi correlati al consumo di stupefacenti e dall’aumento del consumo di cocaina» sottolinea l’Osservatorio.
L’uso di cannabis nei Paesi dell’UE è piuttosto stabile e si riscontrano segnali di attenuazione della popolarità   della sostanza tra i giovani. Resta perಠinvariato il consumo intensivo, che desta timori per la salute: si stima che almeno 3 milioni di persone facciano uso di cannabis con frequenza quotidiana o quasi quotidiana, mentre circa 23 milioni l’anno provata nell’ultimo anno. Il consumo riguarda in media il 13% dei giovani europei (15-34 anni), con le percentuali più elevate registrate, nell’ordine, in Spagna, Repubblica Ceca, Francia, Italia e Regno Unito. L’Italia è tra i pochi Paesi dove si rileva un aumento del consumo tra i giovani adulti.
Grave invece la situazione della cocaina, con stime sul consumo in continua ascesa: almeno 4,5 milioni di cittadini dell’UE riferiscono di averne fatto uso nell’ultimo anno. Nonostante le differenze sostanziali tra un Paese e l’altro, la cocaina è la sostanza stimolante d’elezione in Europa e la sostanza illecita più consumata dopo la cannabis, prima dell’ecstasy e delle anfetamine. L’EMCDDA stima che circa 12 milioni di europei (il 4% degli adulti) ha provato la cocaina almeno una volta nella vita, circa 2 milioni l’hanno assunta nell’ultimo mese, più del doppio della stima dell’ecstasy. Tra i giovani adulti si sono osservati aumenti del consumo nella maggior parte dei Paesi dell’UE nell’ultimo anno, con Spagna e Regno Unito in testa alla classifica europea del consumo e Danimarca e Italia che segnalano netti incrementi. Negli ultimi anni sono poi stati messi a segno sequestri record di cocaina: 107 tonnellate nel 2005, oltre il 45% in più dei quantitativi sequestrati nel 2004.
L’Osservatorio europeo sottolinea poi come «l’Europa rischia di non riuscire a raggiungere l’obiettivo di ridurre i decessi correlati al consumo di stupefacenti». Ogni anno, infatti, si registrano tra i 7000 e gli 8000 decessi per overdose e i dati più recenti non mostrano segni di una tendenza al ribasso. Ciಠavviene nonostante siano in calo il consumo di eroina e l’assunzione di stupefacenti per via parenterale, causa principale dei decessi in passato. Tra i nuovi fattori di rischio che potrebbero concorrere al problema, osserva l’EMCDDA, vi sono il ricorso più massiccio alla poliassunzione da parte dei consumatori di oppiacei e l’aumento della disponibilità   di eroina.
La potenziale produzione globale di eroina è stata stimata a 606 tonnellate nel 2006, rispetto alle 472 tonnellate dell’anno precedente, mentre si calcola che nel 2006 siano state prodotte in Afghanistan 6610 tonnellate di oppio (il 92% della produzione mondiale). «La sostenibilità   della situazione generale stabile o in via di miglioramento che è stata osservata per quanto riguarda il consumo di eroina in Europa è messa in discussione dall’aumento della produzione di oppio in Afghanistan» ammonisce l’Osservatorio europeo.

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