Pubblicata la Relazione annuale su Eurodac

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La Commissione europea ha pubblicato la Relazione annuale sulle attività   di Eurodac, lo strumento biometrico utilizzato in ambito di Unione europea per stabilire quale Stato membro abbia la competenza sull’esame di una domanda d’asilo.
Nel corso del 2006 il numero di richieste d’asilo è diminuito, mentre è aumentato in misura significativa il numero d’immigrati irregolari registrati (+64% rispetto al 2005). La Relazione rivela che nel 17% del numero totale dei casi la medesima persona aveva già   presentato almeno una domanda di asilo nel medesimo Stato o in un altro Stato membro (una cosiddetta domanda multipla). In qualche caso, varie domande di asilo erano state presentate dalla stessa persona in vari Stati membri dell’UE, percentuale perಠdi poco superiore a quella del 2005, cosa che secondo la Commissione dimostrerebbe l’effetto dissuasivo del cosiddetto “sistema di Dublino” (in virtù del quale solo uno Stato membro puಠesaminare una domanda d’asilo). Secondo il commissario europeo responsabile per Libertà  , Sicurezza e Giustizia, Franco Frattini, la Relazione mostra «l’efficace contributo di questa banca dati d’impronte digitali nella gestione delle domande d’asilo, che contribuisce in effetti a determinare quale Stato membro debba esaminarle attraverso il raffronto fra le impronte digitali dei richiedenti asilo e degli immigrati illegali, ed evita il fenomeno asylum shopping, di chi cioè presenta domande multiple nella speranza che almeno una abbia esito favorevole».
Il sistema Eurodac ha elaborato lo scorso anno 165.958 serie d’impronte digitali di richiedenti asilo, 41.312 serie d’impronte digitali di persone che avevano varcato irregolarmente le frontiere e 63.341 serie d’impronte digitali di persone arrestate perchà© in posizione irregolare sul territorio di uno Stato membro.

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