Preoccupazioni per l’economia europea

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L’attuale scenario economico lascia prefigurare prospettive «un po’ più pessimistiche» rispetto a quelle avanzate nel novembre scorso e la crescita economica dell’UE nel 2008 «non sarà   positiva come nel 2007» secondo il commissario europeo agli Affari economici, Joaquin Almunia.
Il commissario europeo osserva che «sono aumentati» i rischi al ribasso della crescita europea, che in novembre era prevista al 2,2% del PIL europeo nel 2008 (dopo il 2,6% del 2007) ma che in occasione delle previsioni intermedie del febbraio prossimo potrebbe essere ridotta di almeno due punti di decimale.
Alle parole di Almunia sono seguite quelle altrettanto preoccupate del presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Jean-Claude Trichet, al termine della prima riunione del 2008 del consiglio esecutivo dell’Istituto che ha lasciato invariati i tassi al 4%. Secondo la BCE, i fondamentali dell’economia della zona euro sono «solidi», ma è necessario essere pronti a «contrastare gli effetti secondari per fare in modo che i rischi al rialzo sui prezzi non si materializzino» perchà©, ha aggiunto, «la priorità   è mantenere stabili le aspettative di inflazione». Per evitare una «spirale prezzi-salari» la BCE ha invitato tutte le parti sociali ad «assumersi le proprie responsabilità  » nei rinnovi salariali e nelle conseguenti richieste di aumenti al fine di «garantire la stabilità   dei prezzi nel medio termine e il potere d’acquisto dei cittadini europei». Trichet ha quindi osservato che l’inflazione si manterrà   sopra il 2% nei prossimi mesi e che il processo di riapprezzamento del rischio in corso sui mercati finanziari è ancora accompagnato da un’incertezza circa il suo potenziale impatto sull’economia reale.
Per quanto riguarda poi le politiche di bilancio degli Stati membri, la BCE vede «un chiaro rischio» che alcuni Paesi non riusciranno a soddisfare le clausole preventive del Patto di Stabilità   e crescita: in questi Paesi, ha detto Trichet, «sarebbero necessarie politiche di bilancio più ambiziose per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di medio termine entro il 2010».

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