Presentata una Carta europea dei musulmani

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Il rispetto per tutte le religioni, la tutela dei diritti delle donne e la condanna del terrorismo sono tra i punti centrali della Carta comune dei musulmani europei, presentata e sottoscritta oggi a Bruxelles dai rappresentanti di oltre 400 associazioni islamiche europee.
àˆ la prima volta che le organizzazioni musulmane in Europa cercano di elaborare una posizione comune, «che intende portare il contributo delle comunità   islamiche alla costruzione di un’Europa moderna dove i cittadini di religione musulmana sono chiamati a svolgere un ruolo di primo piano», spiegano i rappresentanti dell’Unione delle organizzazioni islamiche francesi (FOIE), la più numerosa e rappresentativa tra le centinaia di associazioni e gruppi musulmani incontratisi a Bruxelles provenienti da tutti i Paesi dell’UE e dalla Russia.
La Carta si rivolge principalmente alle persone di fede islamica ma anche agli altri cittadini europei, comprese le organizzazioni delle altre religioni, con lo scopo di rimuovere «i pregiudizi e l’immagine negativa che si frappongono tra Islam e occidente», affermando la parità   tra donne e uomini e il totale rifiuto del terrorismo e delle interpretazioni violente della Jihad.
àˆ chiesto «il riconoscimento dei musulmani come comunità   religiosa europea», sottolineando come l’accettazione e il dialogo reciproci favoriscano la pace e il benessere della società   europea aiutando a «rimuovere estremismo ed esclusione». Oltre a condannare ogni forma di isolamento imposto o scelto dalle comunità   islamiche in Europa, la Carta lancia un appello all’unità   delle varie etnie e scuole islamiche per il bene proprio e dell’intera società  , nonchà© a una «integrazione positiva» dei cittadini di fede islamica pur nel rispetto della loro identità  . Esortando poi al rispetto delle leggi e delle autorità  , la Carta europea dei musulmani sottolinea l’importanza della «neutralità   dello Stato», che deve agire in modo imparziale con tutte le religioni e «permettere loro di esprimere i loro valori e il loro credo: per questo i musulmani hanno il diritto di costruire moschee e istituti religiosi, di praticare all’interno delle attività   di ogni giorno la loro religione, anche nell’alimentazione e nel vestire».
La Carta, per la cui stesura sono stati necessari otto anni, intende dare una chiara risposta «a chi dice che i musulmani non fanno sentire la loro voce: si tratta di un passaggio storico perchà© per la prima volta i musulmani in Europa danno un’interpretazione comune sull’Islam», affermano i promotori dell’incontro di Bruxelles.

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