Nucleare iraniano, il negoziato è a una fase difficile

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Teheran si dice pronta a negoziare, ma respinge gli appelli a sospendere le sue attività   nucleari, suggerendo “una nuova formula” per uscire dall’impasse. Si tratterebbe di non toccare per ora la questione della sospensione temporanea dell’arricchimento dell’uranio, per riprenderla in un negoziato successivo.
L’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, Javier Solana, ha dichiarato che la risposta iraniana alla proposta presentata nel giugno scorso dai 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza più la Germania) è un documento “vasto ed esige dunque un esame dettagliato ed attento”
Su questo delicato negoziato si sono espressi anche Elmar Brok, Presidente della Commissione degli Affari esteri del PE, che giudica insufficiente la proposta iraniana e ricorda che la risoluzione 1696 del Consiglio di sicurezza esige da Teheran la sospensione di qualsiasi preparativo per l’arricchimento dell’uranio entro il 31 agosto; Angelika Beer, Presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l’Iran, esorta i ministri degli esteri dell’Ue “a presentarsi come mediatori indipendenti, e chiamare sia l’Iran che gli Stati Uniti al tavolo dei negoziati».
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