L’Unione Europea fa passi avanti in tema di normativa dati e diplomazia digitale

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L’Unione Europea vuole essere al passo con i tempi a livello di sfide tecnologiche e digitali, in un mondo globalizzato in cui le principali sfide geopolitiche passano anche – e soprattutto – dal livello digitale. È importante che gli Stati membri rimangano coesi di fronte a una comune strategia digitale europea: il 26 giugno infatti sono state approvate alcune conclusioni sulla diplomazia digitale UE, che richiedono un rafforzamento della posizione politica europea in materia e una promozione dell’approccio antropocentrico alla transizione digitale. Sono state stabilite alcune azioni prioritarie che l’Unione deve mettere in pratica a livello di “Team Europa” quali:

  • Un impegno strategico nei consessi multilaterali, dunque continuando a mettere in campo un modello multipartecipativo di governance di internet
  • Una proposta europea per la strategia “Global Gateway” che integri la diplomazia digitale e porti ad avere una connettività globale sicura e affidabile
  • Un potenziamento di alleanze e partenariati in ambito digitale

Altri grandi nodi che l’UE ha dovuto prendere in considerazione e sciogliere sono l’accesso e l’utilizzo dei dati e la gestione delle normative che regolano tali azioni all’interno del territorio europeo. È stato raggiunto negli stessi giorni un accordo provvisorio relativo a una nuova normativa dati che mira a garantire un accesso più equo e più praticabile dei dati, oltre a creare opportunità di innovazione in un mercato di dati più stimolante.

L’ambito di applicazione della legislazione riguarda i dati dell’internet delle cose, dunque tutti i dispositivi connessi (ad esempio gli elettrodomestici intelligenti) e permette agli utenti di avere accesso ai dati generati dall’uso di questi dispositivi. Inoltre nel testo si mettono in atto misure contro l’abuso degli squilibri contrattuali, ovvero il divieto di clausole contrattuali abusive all’interno di contratti di condivisione dati. Il testo poi garantisce un alto livello di protezione dei segreti commerciali e consente l’accesso per gli enti pubblici ai dati del settore privato per utilizzarli in circostanze eccezionali, quali emergenze pubbliche. Infine sarà possibile per i clienti un passaggio veloce ed efficace da un fornitore di servizi di trattamento dati a un altro, senza rischio di trasferimenti illeciti.

Viene poi sottolineata l’interazione tra questa normativa dati e la legislazione orizzontale e settoriale vigente. L’accordo ora dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

Per saperne di più: Normativa sui dati: il Consiglio e il Parlamento raggiungono un accordo sull’accesso equo ai dati e sul loro utilizzo, Diplomazia digitale: il Consiglio definisce le azioni prioritarie per rafforzare il ruolo dell’UE nelle questioni digitali globali

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