Libera circolazione: priorità   per la Commissione Europea

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Il diritto alla libera circolazione è quello maggiormente apprezzato dai cittadini (vd. sondaggio Eurobarometro del luglio 2011) e al tempo stesso quello la cui effettiva esigibilità   incontra il maggior numero di ostacoli.
La Commissione Europea, secondo quanto dichiarato dalla vicepresidente e commissaria per la Giustizia Viviane Reding, intende perಠimpegnarsi per garantire l’effettiva applicazione delle disposizioni UE in materia di libera circolazione (direttiva 2004/38CE).
Negli ultimi dodici mesi sono stati individuati 786 casi di inottemperanza alla direttiva: 711 di questi sono stati risolti dagli Stati membri con la presentazione di normative volte a recepire appieno i dettami della direttiva nell’ordinamento nazionale mentre restano 75 i casi irrisolti per i quali è stata avviata o è allo studio una procedura di infrazione.
Le questioni nevralgiche sulle quali si verificano le maggiori inadempienze sono: le garanzie che tutelano i cittadini dell’UE da arbitrari allontanamenti dal territorio nazionale o da trattamenti discriminatori, l’ingresso e il soggiorno per i familiari, le carte di soggiorno per i cittadini di Paesi terzi e le garanzie contro le limitazioni alla libera circolazione.
«Voglio assicurare che tutti i cittadini europei possano effettivamente godere del diritto di libera circolazione. Gli avvenimenti verificatisi l’estate scorsa sono stati un campanello d’allarme per l’Europa. La Commissione non esiterà   a farsi sentire se gli Stati membri non applicano correttamente questo diritto fondamentale» ha dichiarato Viviane Reding constatando con soddisfazione che la maggior parte degli Stati membri ha ora dato piena attuazione alle norme dell’UE sulla libera circolazione e garantendo «una ferma vigilanza» fino a che tutti gli Stati membri avranno dato risposta congrua alle preoccupazioni giuridiche sollevate dalla Commissione.

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