Merkel – Tadic: incontro sulle prospettive UE della Serbia

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I due leader si sono incontrati il 23 agosto a Belgrado: oggetto dei colloqui il percorso della Serbia verso l’UE rispetto al quale Merkel ha ribadito che i passaggi-chiave sono rappresentati dalla ripresa del dialogo tra Belgrado e Pristina, dallo smantellamento delle strutture statali parallele ancora presenti in Kosovo e dalla fine delle ostilità   nei confronti della missione Eulex.
Le reazioni del presidente serbo Boris Tadic sono state improntate al rifiuto della «politica dell’aut aut o Kosovo o Europa» che, ha detto Tadic, «non è conforme ai valori europei».
«Noi insisteremo con entrambe le politiche, quella di preservare i nostri interessi nazionali in Kosovo e quella relativa all’intenzione di entrare nell’UE» ha dichiarato Tadic nel corso di un’intervista televisiva successiva all’incontro con la cancelliera tedesca.
All’indomani delle tensioni che hanno recentemente segnato il nord del Kosovo, e alla vigilia di una riunione del Consiglio di sicurezza ONU che si occuperà   dei recenti avvenimenti (29 agosto), l’incontro Merkel – Tadic sembra aprire una nuova e complessa fase nei negoziati UE-Serbia, probabilmente influenzata dall’approssimarsi dell’appuntamento elettorale serbo dell’aprile 2012.
Mentre l’ambasciatore serbo a Berlino Ivo Viskovic e il ministro serbo per il Kosovo Goran Bogdanovic hanno definito «inaccettabili» le posizioni di Merkel, gli analisti internazionali hanno osservato come le parole di Tadic e in particolare il rifiuto di «usare il Kosovo come condizione per l’ingresso nell’UE» hanno lo scopo non soltanto di mandare un messaggio chiaro all’Europa ma anche di garantirgli l’appoggio popolare in vista delle elezioni.

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