La presidenza slovena dell’UE presenta il suo programma

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Il primo ministro della Slovenia, Janez Janàƒâ€¦à‚¡a, ha illustrato all’Aula del Parlamento europeo il programma delle presidenza di turno dell’UE per il primo semestre 2008, sottolineando l’importanza di un incarico ricoperto da un nuovo Stato membro e soprattutto appartenente all’area balcanica.
«Se venti anni fa mi avessero predetto una cosa simile non avrei creduto a una sola parola» ha dichiarato Janàƒâ€¦à‚¡a, ricordando il suo arresto nel 1988 per la sua opposizione all’allora regime jugoslavo. E proprio prendendo spunto da cià², il neopresidente del Consiglio dell’UE ha sottolineato come una delle priorità   del semestre di presidenza sloveno sarà   quella di un forte impegno per favorire una politica di sicurezza e sviluppo dei Balcani occidentali, con attenzione particolare alla delicata situazione del Kosovo. Serbia, Repubblica di Macedonia, Albania, Montenegro e Bosnia Erzegovina necessitano di assistenza e di attenzione particolare, sostiene il primo ministro sloveno, ricordando il problema dei rifugiati bosniaci che non hanno ancora potuto tornare a casa e dei gravi crimini ancora impuniti.
Altra questione riguarda la ratifica del Trattato di Lisbona e l’impegno della presidenza slovena nell’incoraggiare tutti gli Stati membri dell’UE affinchà© seguano l’esempio dell’Ungheria, primo Stato membro dell’UE a ratificarlo: «Spero che entro la fine del semestre la maggior parte degli Stati l’abbia fatto, perchà© l’obiettivo è quello dell’entrata in vigore del nuovo Trattato il 1° gennaio 2009» ha detto Janàƒâ€¦à‚¡a.
Il programma della presidenza slovena prevede poi un’attenta conduzione dell’inizio della seconda fase (2008-2010) della nuova Strategia di Lisbona, continuando nella direzione dell’investimento sulle persone, della modernizzazione dei mercati del lavoro, incrementando il potenziale imprenditoriale, garantendo affidabili forniture energetiche e un’adeguata protezione ambientale, attraverso passi importanti nella politica comune europea in materia di energia e di lotta ai cambiamenti climatici.
La presidenza slovena ritiene poi importante intensificare il Processo di Barcellona per la cooperazione euromediterranea, rafforzare la dimensione esterna dell’UE anche attraverso l’organizzazione di quattro importanti Vertici con gli USA, la Russia, il Giappone e i Paesi dell’America Latina, proseguire nella lotta alla povertà   dei Paesi in via di sviluppo e sostenere la riforma dell’ONU per un nuovo ordine mondiale.
L’Anno europeo per il dialogo interculturale 2008 vedrà   inoltre il governo sloveno impegnato soprattutto nella promozione del dialogo con i Paesi dei Balcani occidentali, mentre la presidenza slovena dell’UE considera fondamentale lavorare per migliorare la soddisfazione dei cittadini europei e la loro fiducia nell’UE.

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