Il 18 gennaio la Corte dei conti europea ha pubblicato uno speciale Rapporto sul funzionamento del meccanismo di Protezione civile gestito dalla Commissione europea.
Nato per gestire i disastri in tempo breve ed in modo effettivo, il Centro di coordinamento di Risposta alle emergenze (ERCC) risulta essere particolarmente efficace e ben coordinato nel fornire risposte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 perché “quando un disastro avviene, la risposta deve essere repentina” come ha sottolineato Hans Gustaf Wessberg, Responsabile del Rapporto alla Corte di conti.
Il Rapporto valuta positivamente l’operato del meccanismo di funzionamento della Protezione civile europea, soprattutto con riferimento alle operazioni messe in campo per far fronte ai recenti disastri (inondazioni, virus, terremoti) che hanno colpito, in particolare, la Bosnia Erzegovina, l’Africa occidentale e il Nepal.
Dal 2001, anno della creazione, ad oggi il Corpo di protezione civile europea ha raggiunto risultati tali da far continuare a sperare nel miglioramento e nella sempre miglior gestione dei disastri da parte dei 28 Paesi membri dell’Unione e dei sei aderenti (Islanda, Montenegro, Norvegia, Serbia, Macedonia e Turchia) con i loro rispettivi corpi di protezione civile nazionali.
