Intelligenza Artificiale: dall’Unione Europea arriva la prima regolamentazione

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Il concetto di intelligenza artificiale o semplicemente IA sta entrando sempre di più nelle nostre vite e nelle notizie dei quotidiani, spesso associato a toni eccessivamente allarmistici. Eppure l’intelligenza artificiale può portare molti benefici nel campo dell’assistenza sanitaria, dei trasporti e di un’energia più conveniente e sostenibile. Tuttavia una regolamentazione è fondamentale e l’Unione Europea vuole essere il primo soggetto mondiale a proporre ed approvare una regolamentazione sull’IA, come parte della sua strategia digitale. Il Parlamento ha definito la propria posizione negoziale il 13 giugno scorso, ponendo alcune priorità in merito alla normativa, che riguardano una sicurezza, trasparenza, tracciabilità, non discriminazione e un rispetto dell’ambiente dei sistemi di intelligenza artificiale. Si è aggiunto inoltre che questi dovranno essere supervisionati da persone e non da meccanismi di automazione.

Già nell’aprile 2021 la Commissione ha proposto un primo quadro normativo che classificasse i sistemi di intelligenza artificiale in base al rischio che possono rappresentare per gli utenti, in base ai diversi livelli di rischio seguirà una maggiore o minore regolamentazione.

  • Rischio inaccettabile: riguarda tutti quei sistemi di intelligenza artificiale che costituiscono una minaccia per le persone perché possono portare a manipolazione comportamentale cognitiva, proporre una classificazione sociale delle persone e contenere sistemi di classificazione biometrica, come il riconoscimento facciale. Questi sistemi sono vietati.
  • Alto rischio: sono quei sistemi di intelligenza artificiale che inficiano fortemente la sicurezza e i diritti fondamentali. Saranno divisi in due categorie: i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati in prodotti soggetti alla direttiva dell’UE sulla sicurezza generale dei prodotti (come giocattoli, automobili, dispositivi medici ecc…) e i sistemi che rientrano in otto aree specifiche, che dovranno essere registrati in un database europeo.
  • Rischio limitato: i sistemi di intelligenza artificiale che rientrano in questa categoria dovranno rispettare requisiti minimi di trasparenza che consentano agli utenti di prendere decisioni informate, inoltre gli utenti dovranno essere informati sul fatto che stanno interagendo con un’intelligenza artificiale.

È importante fare un focus sull’IA generativa, come la famosa ChatGPT. Anch’essa dovrà rispettare requisiti di trasparenza come rivelare che il contenuto è stato prodotto da un’intelligenza artificiale, evitare che vengano generati contenuti illegali e l’utilizzo dei diritti d’autore.

Il Parlamento discuterà la proposta durante la sessione plenaria di giugno 2023, a seguire si terranno i negoziati con i Paesi dell’UE in Consiglio per la stesura finale della legge. L’obiettivo è quello di raggiungere un accordo entro la fine di quest’anno.

Per saperne di più: Normativa sull’IA: la prima regolamentazione sull’intelligenza artificiale

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