Il Consiglio d’Europa sollecita standard minimi di accoglienza

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Il Consiglio d’Europa invita i governi europei a proporre degli standard minimi sull’accoglienza che tutti gli Stati di destinazione dovrebbero garantire agli immigrati clandestini che arrivano via mare, osservando inoltre che le responsabilità   dell’accoglienza andrebbero condivise.
Un Rapporto pubblicato dalla commissione Migrazione, Rifugiati e Demografia dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ricorda che nel corso del 2007 oltre 51.000 persone hanno raggiunto le coste italiane, spagnole, greche e maltesi, ma che «l’obbligo di ricercare e salvare gli immigrati clandestini non è sempre rispettato e ciಠcomporta un maggiore rischio per le vite di queste persone».
Il Rapporto esprime inoltre preoccupazione per le condizioni di detenzione applicate in Europa: «Periodi di detenzione eccessivi, alloggi inadeguati e dalle dimensioni ristrette che garantiscono scarse condizioni igieniche, mancanza di contatto con il mondo esterno, assistenza legale inadeguata e poche opportunità   (quando presenti) di attività   ricreative sono problemi che devono essere affrontati».
La bozza del testo adottata dalla commissione dell’APCE, che sarà   discussa dall’Assemblea plenaria il prossimo ottobre, propone standard di accoglienza minimi che devono essere garantiti e sollecita la comunità   internazionale, inclusi gli Stati membri, l’UE e la sua agenzia Frontex di controllo delle frontiere esterne, a contribuire alla condivisione della responsabilità   dell’accoglienza, proponendo anche misure per il monitoraggio delle condizioni di detenzione e dei centri di accoglienza.

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