Eurobarometro: aumenta la fiducia nell’Unione Europea

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Il 17 dicembre 2014 è stato pubblicato il numero 82 dello “Standard Eurobarometro”, il sondaggio che l’istituto demoscopico dell’Unione Europea realizza due volte all’anno al fine di verificare che cosa i cittadini pensano dell’UE, quale immagine ne hanno, quale fiducia vi ripongono, quali priorità e responsabilità di azione le attribuiscono.

L’edizione del dicembre 2014 contiene i risultati dell’indagine realizzata tra l’8 e il 17 novembre scorsi, la prima dopo l’insediamento della Commissione Juncker.

Dai dati emerge un miglioramento di alcuni indicatori politici relativi all’immagine dell’UE nell’opinione pubblica dei Stati membri e dei Paesi candidati.

Gli intervistati manifestano un apprezzabile sostegno alle Linee guida politiche della Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker e risulta in crescita il numero di cittadini europei che dichiarano di avere un immagine positiva delle istituzioni UE (39% oggi rispetto al 37% dello scorso giugno); inoltre il 37% degli intervistati ha dell’UE un’immagine neutrale, mentre il 22% ha un’opinione negativa (dato in calo rispetto al 25% di giugno).

È cresciuta anche la fiducia nell’Unione Europea, passata dal 31% del periodo post-elettorale di maggio al 36% del mese scorso; un leggero aumento (+ 2%) è stato registrato poi nel livello di fiducia nei governi nazionali, ora al 29%.

Tuttavia, il numero di cittadini persuasi che la loro voce conti nell’UE è sceso al 40%, con una diminuzione di due punti rispetto al periodo post-elettorale 2014, che aveva fatto registrare il migliore risultato in dieci anni.

Riguardo la situazione economica dell’Unione Europea, le aspettative dei cittadini rimangono praticamente stabili: il 22% circa di essi (-1 punti rispetto alla precedente indagine) è ottimista sui prossimi dodici mesi, mentre il 45% non si aspetta miglioramenti. In generale, 6 cittadini su 10 non prevedono un peggioramento della situazione economica. Secondo il 44% del campione (- 2 punti) l’impatto della crisi ha già raggiunto il suo apice, mentre un numero poco superiore di cittadini, pari al 46% (+2 punti), pensa che il peggio debba ancora venire.

La percentuale media di cittadini favorevoli all’euro è stabile al 56% dell’intera Unione Europea e al 67% dell’eurozona, ma si segnala un incremento in Lituania (63%, + 13 punti), che adotterà la moneta unica il 1° gennaio 2015, e Lettonia (74%, +6 punti).

Secondo l’Indagine, i temi che preoccupano maggiormente i cittadini europei sono la disoccupazione (45%, – 6 punti rispetto alla primavera 2013), la situazione economica (24%, -5 punti rispetto alla primavera 2014) e l’immigrazione (18%, + 3 punti rispetto alla primavera 2013).

Il sondaggio Eurobarometro mostra un forte sostegno dei cittadini ai temi prioritari individuati dalla Commissione Juncker, e in particolare al programma di investimenti pubblici come stimolo agli investimenti del settore privato (più del 60% a favore), a una politica energetica comune a tutti gli Stati membri (73%), a una politica comune sull’immigrazione (71%).

I cittadini, rivela l’Indagine, rimangono in maggioranza (56%) ottimisti riguardo al futuro dell’UE; più di metà di essi considera molto importanti alcuni traguardi raggiunti grazie all’integrazione europea, tra i quali spiccano il mantenimento della pace (56%) e il mercato unico, con la libera circolazione di persone, beni e servizi (53%).

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