Energia, Gazprom minaccia la ricerca di mercati alternativi

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La Gazprom, società   russa fornitrice di quasi un quarto delle importazioni di gas dell’Unione Europea, ha minacciato di riorientare le sue esportazioni verso mercati alternativi a quello europeo, quali quello cinese o dell’America del Nord, se gli Stati membri continueranno a frenare i suoi tentativi di espansione sul mercato dell’Unione. La Commissione europea si è appellata agli impegni commerciali della società   con il mercato dell’Unione, augurandosi che questi siano rispettati e che si raggiunga una vera reciprocità   di mercato tale per cui le società   europee possano accedere al mercato energetico russo.
L’audizione pubblica del 20 aprile, organizzata dalla commissione Energia e Ricerca del Parlamento europeo, ha alimentato il dibattito sull’energia mettendo a confronto le visioni di rappresentati del settore privato, dei regolatori, dei consumatori, degli esperti, che hanno sottolineato la necessità   di fornire un quadro al mercato per porre rimedio agli squilibri del processo di liberalizzazione del mercato dell’energia, l’esigenza di integrazione e sviluppo dei mercati regionali dell’energia e l’urgenza di differenziazione della domanda e di incentivazione alle risorse alternative.
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