Nel presentare i dati 2008 relativi a EURODAC (European Dactyloscopie), il vicepresidente della Commissione Europea e commissario per Libertà , Sicurezza e Giustizia, Jacques Barrot, ha sostenuto che EURODAC è «elemento essenziale del sistema comune di asilo».
EURODAC, infatti, consente di determinare lo Stato membro che deve occuparsi dell’esame di ciascuna domanda e impedisce i fenomeni di «asylum shopping». Nel 2008 ha raccolto 219.557 serie di dati biometrici di richiedenti asilo, 61.945 serie riconducibili a persone che hanno varcato irregolarmente le frontiere dell’UE e 75.919 serie appartenenti a persone irregolarmente presenti sul territorio degli Stati membri.
In continuità con quanto avvenuto negli anni precedenti, tutti i dati sono in aumento; si registra, infatti, un incremento dell’11,3% delle registrazioni relative ai richiedenti asilo e del 62% delle registrazioni relative a coloro che hanno superato irregolarmente le frontiere; sono infine aumentate del 17,6% le ricerche in banca dati che hanno portato all’individuazione di persone irregolarmente presenti sul territorio UE.
Il 17,5% dei richiedenti asilo presenti nel 2008 aveva presentato negli anni scorsi almeno una domanda di asilo; tale dato non si discosta da quello degli ultimi anni, ma il Rapporto sottolinea che per la prima volta la registrazione dei dati biometrici è riscontrata sia da parte dello Stato membro che ha ricevuto la domanda sia da parte di quello che la deve esaminare.
Preoccupazione è perಠmanifestata per il ritardo di trasmissione dei dati all’unità centrale EURODAC, che puಠdeterminare ritardi nell’individuazione dello Stato membro responsabile di una domanda di asilo.