Italia, un nuovo problema per l’Europa
Tempi grami per l’Europa che, stremata da una pesante crisi economica e sociale, vede accumularsi i problemi politici di suoi importanti Paesi membri, consapevole...
Il dialogo fra le sponde del Mediterraneo e la speranza tunisina
Con l’apertura a Roma del secondo Forum internazionale sul dialogo mediterraneo, si riaccendono per alcuni giorni i riflettori sulle speranze e sui tentativi umani, culturali, religiosi, sociali ed economici di riportare pace e stabilità in una regione attraversata da molteplici crisi e guerre.
Il referendum italiano e il futuro dell’Unione Europea
Molto sono state amplificate voci estranee all’arena politica italiana pesantemente intervenute prendendo posizione, o addirittura cercando di dettarla, in merito al referendum del 4...
I rischi del protezionismo per l’UE
Un nuovo fantasma s’aggira in Europa e non solo. Dopo aver importato dal mondo anglosassone la crisi finanziaria nel 2008, adesso ci aspetta un...
Tre Paesi fondatori dell’UE alle urne
Le botte sono state forti e hanno rischiato, con una rapida successione di colpi uno-due, di mandare al tappeto l’Unione Europea: prima con la secessione annunciata della Gran Bretagna e, poco dopo, con la successione di Trump a Obama, precipitando l’UE nell’incertezza e privandola di un Presidente USA amico.
Appello degli intellettuali per salvare l’Europa: “È tempo di mobilitarsi per fermare i populisti”
Di seguito pubblichiamo l'appello pubblicato da "La Repubblica" promosso da alcuni tra i nomi rappresentanti gli intellettuali contemporanei per prevenire la crescita del populismo.
I PROMOTORI DELL'APPELLO: GUILLAUME KLOSSA, SANDRO GOZI, DANIEL COHN-BENDIT, FELIPE GONZALEZ, ROBERT MENASSE, ROBERTO SAVIANO, DAVID VAN REYBROUCK, GUY VERHOFSTADT, WIM WENDERS
Tutti gli interrogativi della futura politica americana in Medio Oriente
Benché ancora sotto choc per la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi dell’8 novembre scorso, è necessario ora interpretare e, se possibile, prevedere,...
E adesso, Europa, che fai?
Sono passati pochi giorni dalla clamorosa vittoria di Donald Trump alla Presidenza USA e dopo i fuochi d’artificio, prima della pessima campagna elettorale e...
Voto USA: quale impatto per l’Unione Europea?
Non basterà l’oceano Atlantico ad attutire l’impatto dell’esito delle elezioni presidenziali americane sull’Unione Europea.
La clamorosa vittoria di Donald Trump, diventato il 45° Presidente USA,...
Le libertà negate in Turchia
Reporter senza frontiere (RSF) pubblica ogni anno, verso aprile, un rapporto in cui misura la Libertà di stampa nel mondo e classifica 180 Paesi secondo alcuni criteri ben definiti: il pluralismo dei mezzi di informazione, l’indipendenza, il rispetto per la sicurezza e la libertà dei giornalisti e il contesto legislativo, istituzionale e infrastrutturale nel quale operano i mezzi di informazione. Quando la situazione in un determinato Paese diventa particolarmente critica, RSF aggiorna la relativa scheda e richiama l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sui pericoli che corre la libertà d’espressione, e con essa la democrazia, in quel determinato Paese.
Il trattato “CETA” e i venti del protezionismo
Sotto lo choc del terremoto in Italia, col contenzioso sui conti con Bruxelles, distratti dal dibattito confuso sulla riforma costituzionale, per molti è passata...
L’ Africa gira le spalle alla Corte penale internazionale
Tira aria di bufera all’Aja, la sede della Corte penale internazionale (CPI), visto che da alcuni mesi a questa parte si fa sempre più...
Tempo di muri nel mondo e in Europa
Nel 1989 ci eravamo rallegrati (quasi) tutti per la caduta del Muro di Berlino: era stato costruito una trentina di anni prima, nel 1961, a segnare la divisione della Germania avvenuta nel 1949.
Nel mondo degli ultimi cinquant’anni quello di Berlino non era il solo muro. Per citare solo i principali, è di metà degli anni ’70 il muro che divide la Corea del Nord da quella del Sud, del 2002 quello tra Israele e Palestina e del 2006 quello tra Stati Uniti e Messico ed è in costruzione il muro di 4mila km destinato a sigillare i confini tra l’India e il Bangladesh.
Quando il conflitto israelo – palestinese va in scena all’UNESCO
Non è la prima volta che il conflitto e i rapporti israelo-palestinesi sono oggetto di discussioni e risoluzioni in seno all’UNESCO, l’Agenzia dell’ONU che ha per missione la tutela del patrimonio culturale e religioso mondiale. A partire dal riconoscimento, nell’ottobre 2011, della Palestina come Stato e quindi come membro effettivo in seno all’organizzazione, le prese di posizione dell’UNESCO hanno spesso riacceso forti polemiche fra le parti in causa e evidenti disagi diplomatici a livello internazionale.
Tra guerre in Medio Oriente e Conferenza di Bruxelles sull’Afghanistan
Desidererei tanto bere un tè caldo….Sono le parole pronunciate da un giovane curdo peshmerga durante una pausa nella battaglia appena lanciata dall’esercito iracheno per la riconquista di Mosul, città strategica nelle mani del sedicente Stato islamico dal 2014. Mosul è uno dei tanti teatri di guerra in corso in Medio Oriente, dove, accanto all’obiettivo di sconfiggere Daesh, si giocano altre e altrettanto pericolose sfide, a partire da quelle che si affrontano a livello internazionale a quelle per l’egemonia regionale o a quelle che corrono sul filo del confronto civile, etnico e religioso, senza dimenticare quelle di carattere più puramente economico e geostrategico.
Faglie e muri d’Europa
Nel romanzo “La zattera di pietra” lo scrittore portoghese e premio Nobel, José Saramago, ha anticipato temi oggi di grande attualità in questa Europa, in preda a convulsioni e traumi. Il romanzo racconta di una improvvisa profonda frattura lungo il confine tra la Francia e la Spagna e la conseguente navigazione di quella zattera di pietra nell’oceano verso orizzonti lontani, alla ricerca di un’identità propria alla penisola iberica. Saramago raccontò con la sua grande fantasia questa metafora di un’Europa “a pezzi” già trent’anni fa, all’indomani dell’allargamento dell’UE a Spagna e Portogallo, quando ancora non era caduto il muro di Berlino.
Alta tensione fra Russia e Occidente
Mai come in questi ultimi giorni dalla fine della guerra fredda, la tensione fra Russia e Occidente è stata così intensa. Sembrano infatti ormai...
Shimon Peres e le speranze di pace in Medio Oriente
Shimon Peres se ne è andato. Ha lasciato, a 93 anni, Israele, il Paese che lo ha riconosciuto come uno dei suoi Padri fondatori e al quale ha dedicato parte della vita per costruire una difficilissima pace.
La sua scomparsa, il ricordo del premio Nobel per la pace, gli accordi di Oslo, le strette di mano con Arafat o, più recentemente, l’abbraccio in Vaticano con Abu Mazen sono alcuni dei momenti più significativi della sua vita e delle speranze che ha lasciato al mondo per un dignitoso futuro di convivenza fra israeliani e palestinesi.
Buone notizie dall’Unione Europea
Tra tante notizie non allegre che arrivano di questi tempi dall’Europa, si sono aperte un varco notizie buone per l’Italia, l’Unione Europea e il pianeta.
Migranti ed Europa per bande
Che questa Unione Europea sia poco unita è ormai un'evidenza, per i più pessimisti addirittura un destino inevitabile che la porterà alla disintegrazione, se non a qualcosa di peggio.