In tre sulla stessa barca

L'immagine è suggestiva e obbliga alla metafora: quella di una grande nave da guerra nei dintorni della piccola isola di Ventotene, con a bordo...

Lo Stato di diritto. E il suo rovescio

E’ sempre quando le cose vanno a rovescio che si torna a parlare di Stato di diritto. Come sta accadendo di questi tempi nella Turchia del sultano Erdogan, nella Polonia dell’ultra-conservatore Kaczynski o nella Francia di François Hollande.

Burkini: il tormentone dell’estate

Con tutti i drammi che vive il mondo, e vicino a noi il Medioriente, ci voleva proprio una gran dose di buontempo o di...

La Gran Bretagna cerca di guadagnare tempo con l’UE

C’è un modo sicuro per scoraggiare quanti speravano che Brexit fosse un’occasione per rilanciare l’Unione Europea: cercare di guadagnare tempo per far perdere slancio...

Marcinelle, 60 anni fa

Era l’8 agosto 1956. Alle nove del mattino, appena iniziato un nuovo turno di lavoro, l’ululo di una sirena avverte che, nelle viscere della miniera del Bois du Cazier, stava succedendo qualcosa di grave. Era appena iniziata infatti un’immane tragedia, senza precedenti nella storia delle miniere del Belgio. A causa di un errore umano, era scoppiato un incendio in uno dei pozzi a circa mille metri di profondità, causando 262 vittime di varie nazionalità: fra queste 136 erano vittime italiane.

I tanti riflettori puntati sulla Polonia

Seguiamo con interesse, ma anche con un po’ di apprensione, il viaggio del Papa in Polonia in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù. Un...

Il dopo Brexit è solo agli inizi

Sono giorni in cui molto si discute su quale sia l’impatto di Brexit , tanto sulla Gran Bretagna che sull’Europa e il resto del mondo. Non si può negare che l’impatto sia forte e perlopiù negativo, anche se diversamente modulato per i diversi attori coinvolti.

La Turchia nelle mani del Sultano Erdogan

La repressione voluta dal Presidente Erdogan in seguito al tentativo di golpe militare del 15 luglio scorso è di una rara violenza, tanto da indicare che la Turchia stia per imboccare una strada che potrebbe cambiare definitivamente, da un punto di vista della democrazia, della laicità, dello stato di diritto e delle relazioni internazionali, il suo già problematico profilo.

Mettere in sicurezza l’Europa

Il recente attentato di Nizza è l’ennesimo episodio della scia terrorista di sangue che si è abbattuta sull’Occidente in questo inizio di secolo, prima con l’attentato alle Torri Gemelle a New York, poi in Europa, a Madrid e Londra, per continuare negli ultimi mesi con le stragi di Parigi e Bruxelles.

I militari in Turchia: dall’attacco alla resa

Mentre gli sguardi dell’Europa intera e del mondo erano ancora dolorosamente attoniti e fissati sull’orrore che si è consumato a Nizza, l’attualità ha portato in primissimo piano, nella notte tra il 15 e il 16 luglio, un tentativo di golpe militare in Turchia.

Nizza, casa nostra

Sarebbe potuto capitare anche in piazza Galimberti a Cuneo quello che è successo la sera del 14 luglio sulla Promenade des Anglais a Nizza:...

Forte caos globale, deboli leader locali

Ci sono stagioni nella storia del mondo segnate da forti turbolenze senza che all’orizzonte si intraveda chi potrebbe governarle e ridurne gli effetti negativi. E’ probabile che la nostra sia una di quelle stagioni, nelle quali fanno difetto grandi leader capaci di rispondere alle sfide del momento. Sembrava confermarlo, almeno in parte, il tavolo che al Vertice NATO di Varsavia riuniva i leader dei 28 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, praticamente di tutto il mondo occidentale.

NATO: vertice di Varsavia

E’ nel tempo e nello spazio che si collocano le percezioni da cui originano le nostre limitate conoscenze della realtà che ci circonda. Questo fondamentale insegnamento di Immanuel Kant può essere di aiuto alla lettura di quando sta accadendo in Europa in questi tempi tormentati.

Turchia, fra riconciliazioni e terrorismo

E’ stata un’ inquietante coincidenza ma l’attacco terroristico all’aeroporto Ataturk di Istanbul, con un elevato bilancio fra morti e feriti, è avvenuto quasi in...

Per l’Europa: Cuneo vota sì

Questo il risultato di un simbolico sondaggio al quale sono stati chiamati i partecipanti all'evento “Dopo il referendum inglese quale Unione europea?”

Molta voglia d’Europa all’incontro di ieri alla Guida

Grande partecipazione ieri sera all’incontro-dibattito: “Dopo il referendum inglese quale Unione Europea?”, organizzato da APICE (Associazione per l’incontro delle culture in Europa), in collaborazione...

Gli ambigui rapporti dell’UE con Mosca

Non si può certo dire che i rapporti tra Occidente, inteso come Unione Europea e NATO, e Russia siano chiari e comprensibili, visti i risultati di recenti e importanti appuntamenti avvenuti fra le due Parti.

Chi ha vinto, chi ha perso col referendum inglese

E così, alla fine, in un crescendo di drammatizzazioni e accuse reciproche, i cittadini di Sua Maestà hanno scelto di lasciare l’Unione Europea: meno...

BREXIT ha vinto, l’EUROPA non ha perso!

E’ durata poche ore l’illusione che la Gran Bretagna non fosse un’isola o, almeno, che la Manica la potesse collegare al Continente. Era durata poco...

C’era una volta la miniera…

Era il 23 giugno 1946 quando Belgio e Italia firmarono quella famosa Convenzione che prevedeva l’arrivo di 50.000 lavoratori italiani nelle miniere belghe. Fino al 1957, 303 treni portarono circa 140.000 uomini, 17.500 donne e 29.000 bambini, provenienti per la maggior parte dalle regioni più povere dell’Italia, in particolare dalla Sicilia e dagli Abruzzi.

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