Balcani: i negoziati vanno avanti

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La Commissione europea ha dato il benvenuto al nuovo governo filo-europeo che si sta per insediare a Belgrado. «Penso che con il nuovo esecutivo ci potrà   essere una piena cooperazione», ha detto il commissario Ue per l’Allargamento Olli Rehn intervenendo a una conferenza sui Balcani. Il commissario ha aggiunto che, «anche dopo il «no» dell’Irlanda al Trattato di Lisbona, l’Unione europea deve continuare a lavorare per preparare l’adesione di nuovi Paesi, in particolare quelli dei Balcani occidentali. Al vertice Ue della scorsa settimana i leader di Francia e Germania, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, si sono detti contrari a nuovi ingressi nell’Ue fino a quando non saranno state introdotte le necessarie riforme istituzionali, ovvero non sarà   stato recepito il Trattato di Lisbona. Il commissario Rehn, perà², ha sostenuto la necessità   di continuare in ogni caso a seguire un percorso «parallelo»: «mentre l’Europa riflette sul come portare avanti le riforme, noi continueremo a portare avanti il processo per le nuove adesioni. In passato i negoziati per le nuove adesioni non sono mai stati interrotti a causa degli alti e bassi subiti dalle riforme istituzionali e lo stesso deve accadere per quanto riguarda le prospettive dei Balcani occidentali».
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