Home Autori Articoli di Franco Chittolina

Franco Chittolina

Franco Chittolina
1630 ARTICOLI 0 COMMENTI
Presidente di APICE, ha lavorato per 25 anni a Bruxelles presso le Istituzioni europee (Consiglio dei ministri prima e Commissione poi), impegnandosi per il dialogo tra le Istituzioni comunitarie e la società civile. Dal 2005 lavora in Italia per portare l’Europa sul territorio piemontese, in particolare nella provincia di Cuneo.

La festa triste dell’Europa

La settimana scorsa era in programma, come ogni anno, la festa dell’Europa: il 9 maggio di sessantatre anni fa, cinque anni appena dopo la fine della seconda guerra mondiale, la “Dichiarazione Schuman” dava avvio al processo di integrazione europea. In questa Europa ferita dalla crisi e dal ritorno di vecchi nazionalismi, quando non di movimenti xenofobi, non stupisce il mancato clima di festa nei giorni scorsi, come non sorprendono le reazioni verso l’UE dei cittadini europei.

9 maggio: l’Europa non fa festa

Questa Europa in crisi è un po’ come la stagione che viviamo: viene da un lungo inverno e non si intravvede una primavera degna di questo nome. Difficile, in queste condizioni, fare festa per l’Europa, proprio quando in tanti sembrano intenzionati a “farle la festa”. Doveroso però continuare a lavorare perché l’Unione Europea ritrovi slancio e riconquisti la fiducia dei suoi cittadini

Il rispetto dei patti nell’Unione Europea

Quanto più cresce la litigiosità e l’intensità dei contenziosi tanto più si invocano i “patti” e i loro rispetto. Non accade solo nell’Italia alle...

Un governo per l’Italia e per l’Europa

Ci sono voluti due mesi dopo le elezioni, una selva di veti incrociati, gli insulti di chi pretendeva di essere la novità assoluta senza vedere quanto il nuovo Parlamento fosse ringiovanito e rafforzato da una forte presenza femminile, ma alla fine un nuovo governo ha preso forma, molto più giovane e con molte più donne che non in passato.

Rielezione di Napolitano: sollievo e interrogativi nell’UE

La rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica ha colto di sorpresa un po’ tutti, non solo in Italia ma anche in Europa e nel resto del mondo.

Italia in Europa: una fotografia da brivido

Da più fonti europee ci sono arrivate nei giorni scorsi informazioni che convergono nel disegnare un’Europa caratterizzata da grandi differenze e un’Italia che arranca in affanno nelle classifiche dei 27 Paesi dell’Unione Europea.

Informazione italiana distratta da Grillo?

Come spiegarsi che, dopo un primo lampo registrato da alcune poche testate, l’uragano che potrebbe scatenarsi dopo la pubblicazione della densissima rete di paradisi fiscali, rivelata da un consorzio mondiale di giornalisti, la nostra stampa abbia rapidamente dimenticato l’argomento? E, in particolare, perché sono stati così discreti i nostri giornali economici o quelli più vicini alla nostra cosiddetta “borghesia imprenditoriale”?

Salvataggi costosi

Non sono finite le operazioni di salvataggio per le banche europee: quelle in corso si rivelano difficili e costose, altre che si annunciano potrebbero mettere sotto pressione l’euro e, con esso, la stessa Unione Europea.

Ma è mai possibile che nell’Unione Europea….

Ridotta così, l’UE rischia di servire a poco. Ma così non è sempre stato e così può non essere se l’UE riscopre la sua vocazione originaria, quella che la ispirò nell’ultimo dopoguerra, e se si riprogetta nel mondo nuovo nel quale siamo entrati da tempo, senza che la sua miope classe dirigente sembri essersene accorta.

Le due Germanie

Il rischio del crack bancario di Cipro ha riportato sotto la luce dei riflettori il ruolo della Germania, della sua centralità nello scacchiere europeo, dell’eurozona in particolare.

Ancorare una nuova Italia a una nuova Europa

È di pochi giorni fa la conclusione dell’ennesimo inconcludente Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo europeo. Noto come il “Consiglio di primavera”, dedicato ai temi dell’economia e dell’occupazione, non ha mantenuto nessuna delle sue promesse.

ITALIAEUROPA: più che mai in una parola sola

Quando nel corso dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia in molti ci impegnammo a riscoprire la storia e i valori fondanti del nostro Paese e valutare lo stato di salute della nostra coesione nazionale, qualcuno di noi pensò che fosse interessante provare a saldare quell’anniversario con uno più recente, quello dei 60 anni dell’avventura comunitaria europea, avviata nel 1951 con la creazione della “Comunità europea del carbone e dell’acciaio” (CECA).

Donne nel tunnel della crisi europea

Senza troppo rischiare, lo aveva pronosticato nei giorni scorsi il principale quotidiano economico italiano con un titolo su cinque colonne: “C’è poco da festeggiare”...

Morire di democrazia in Europa e in Italia

Tra i tanti, troppi, titoli che ingombrano i banchi delle librerie capitano talvolta sorprese interessanti. È il caso dell’ultimo lavoro di Sergio Romano, diplomatico...

Promemoria italiano per l’Europa

All’indomani delle nostre elezioni sono giunti molti messaggi all’Italia dall’Europa: alcuni in forma di promemoria per impegni da onorare, altri di commenti diplomatici ai limiti dell’ipocrisia, altri intrisi di ironia fino alle insolenze del rozzo leader socialdemocratico tedesco al quale ha risposto per le rime il Presidente Napolitano.

Promemoria europeo per un programma di Governo italiano

Abituati come siamo a guardarci l’ombelico, dimenticando che viviamo in un mondo molto più grande del nostro “amato stivale”, è possibile che ci sia sfuggito quanto accadeva in Europa durante la tumultuosa campagna elettorale scorsa.

L’apprensione dell’Europa per il voto italiano

Adesso che il popolo sovrano italiano si è espresso, partecipando o meno alla consultazione elettorale, non è senza interesse rileggere gli atteggiamenti dei responsabili politici degli altri Paesi verso l’Italia, manifestati prima del voto, in attesa dei giudizi che seguiranno.

Democrazia in pericolo in Italia e in Europa?

Si vanno moltiplicando in questi ultimi tempi le grida di allarme sul futuro della democrazia in molte regioni del mondo, Europa e Italia comprese.

La montagna della crisi e il topolino del bilancio UE

A Bruxelles, il negoziato sul “Quadro finanziario UE 2014-2020” è andato come si temeva alla vigilia, forse anche un po’ peggio. Se il buongiorno si vede dal mattino, risulta già chiara la posizione del Parlamento europeo espressa a negoziato concluso dalla maggioranza dei gruppi politici, secondo i quali l’accordo di Bruxelles è inadeguato per affrontare la crisi e per lo sviluppo futuro dell’UE. È anche il giudizio praticamente unanime di gran parte di osservatori ed esperti di politiche europee.

A Bruxelles si riprova con il bilancio UE 2014-2020

Il negoziato sul “Quadro finanziario 2014-2020” – il futuro bilancio dell’UE – era stato sospeso nel Consiglio europeo del novembre scorso. Le posizioni dei Paesi erano troppo distanti per chiudere e i Capi di Stato e di governo si erano lasciati nella speranza che l’anno nuovo avrebbe portato qualche schiarita. Purtroppo non è andato così.

Editoriali e commenti

Ultime news

Schede tematiche