Altra tragedia dell’immigrazione nel Canale di Sicilia

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Cinque eritrei giunti a Lampedusa sarebbero, secondo le loro testimonianze, gli unici superstiti del naufragio di un’imbarcazione con a bordo circa 80 persone partita dalle coste libiche verso quelle italiane, quindi dell’UE.
«Siamo stati alla deriva per più di venti giorni, abbiamo incrociato almeno dieci imbarcazioni, ma solamente un pescatore si è fermato per darci cibo e acqua. Eravamo partiti in 78, siamo arrivati in cinque. Gli altri sono morti e abbiamo gettato i corpi in mare» ha dichiarato uno dei migranti sopravvissuti (due uomini, una donna e due minorenni), una situazione che per l’ennesima volta riaccende il dibattito internazionale sui soccorsi in mare e sui diritti di migranti e richiedenti asilo politico, interrogando direttamente l’UE e i suoi Stati membri che non possono continuare ad assistere a questa strage di migranti.
Mentre la Procura di Agrigento cerca di accertare la veridicità   delle testimonianze, giungono immediate le denunce di organismi e organizzazioni. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR-UNHCR) «è allarmante che per oltre 20 giorni queste persone abbiano vagato nel Mediterraneo senza che nessuna imbarcazione le abbia soccorse. Un triste primato che preoccupa enormemente. Come se stesse prevalendo la paura di aiutare sul dovere di soccorrere chi è in difficoltà   in mare. Come se fosse passato il messaggio che chi arriva via mare sia una sorta di vuoto a perdere». I responsabili di Save the Children Italia ritengono «inaccettabile l’indifferenza crescente nei confronti dei migranti, anche in situazione di evidente gravità  . àˆ fondamentale che principi quale quello del soccorso a migranti che rischiano la vita in mare tornino ad essere rispettati». Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) sottolinea invece il fatto che «la striscia di mare tra Lampedusa e la Libia è totalmente vigilata, giorno e notte, anche con le motovedette donate dall’Italia alla Libia, quindi ci chiediamo come sia possibile che un gommone di 12 metri possa stare lì per tanto tempo senza che nessuno se ne sia reso conto. Vuol dire che è stato abbandonato al suo destino».

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