Lo ha annunciato Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile per l’Agenda digitale, precisando che la cifra verrà raddoppiata grazie a un partenariato pubblico-privato che coinvolge 152 organizzazioni in 23 Stati membri.
«Entro il 2014 l’economia di internet raggiungerà il 5,8% del PIL, ossia quasi 800 miliardi di euro» ha detto Kroes sottolineando che l’era di internet è appena cominciata.
Secondo la Commissione Europea gli investimenti in questo settore sono strategici e importanti per il futuro della competitività dell’Europa – «se non sarà l’Europa a investire in internet lo faranno i nostri competitors mondiali» ha detto la commissaria – , per lo spirito imprenditoriale dei cittadini europei e per tutelare i valori europei.
Gli investimenti sono finalizzati a rendere la rete capace di gestire un flusso di dati che cresce del 60% l’anno con l’attivazione di servizi e applicazioni che sfruttano le potenzialità del web in una gamma di settori sempre più ampia.
I settori prioritari a cui i fondi sono destinati sono otto: dati ambientali, settore alimentare, gestione dell’elettricità a livello di comunità , infrastrutture pubbliche urbane, media in rete, logistica internazionale, mobilità personale e sicurezza delle aree urbane pubbliche.