L’UE interviene per contrastare le pratiche fuorvianti applicate nella vendita on line di biglietti aerei. Nel mirino, compagnie aeree europee di primo piano, compagnie a basso costo e altri siti web che vendono biglietti aerei.
Secondo i dati raccolti da un’indagine svolta a livello comunitario, coordinata dalla Commissione europea e resa nota dalla commissaria europea per la Tutela dei consumatori, Meglena Kuneva, oltre il 50% dei siti web analizzati presentano irregolarità , in particolare per quanto concerne l’indicazione dei prezzi, i termini contrattuali e la chiarezza delle condizioni proposte. Complessivamente, in 15 Stati membri dell’UE e in Norvegia sono stati indagati 447 siti web: 226 hanno presentato irregolarità , 63 dovranno essere seguiti dalla Rete europea di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC) e 163 dovranno essere seguiti a livello nazionale.
Le compagnie considerate irregolari hanno quattro mesi di tempo per rispondere: oltre a prospettare l’eventualità di un’azione legale la Commissione intende rendere pubblico l’elenco delle compagnie che non prenderanno provvedimenti per adeguare i loro siti alla normativa europea. «I consumatori hanno diritto a un’indicazione di prezzo chiara ed equa senza che vi siano brutte sorprese nascoste nelle clausole contrattuali scritte in caratteri minuscoli» ha dichiarato la commissaria europea, rendendo noto di aver inviato alle compagnie un «monito estremamente severo» sollecitandole a «mettere in ordine i loro affari quanto prima».
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