Reazioni dei partner sociali al voto sulla direttiva Servizi

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La Confederazione europea dei sindacati (CES) condanna il voto della commissione parlamentare Mercato interno sulla proposta di direttiva servizi (la «Bolkestein» così come modificata dalla Commissione europea). Il 22 novembre, afferma la CES, gli europarlamentari hanno fatto un passo indietro rispetto a quanto ottenuto nelle commissioni Affari sociali e Occupazione: pur ribadendo che la direttiva non influirà   sulla legislazione sul lavoro, la commissione ha mantenuto il principio del paese d’origine sebbene sotto un’altra formulazione e non ha escluso i servizi di interesse generale (fra cui i servizi sociali e l’acqua) dal campo di applicazione della direttiva. I sindacati europei, che fin’ora si sono dichiarati disponibili a modificare la proposta, minacciano una mobilitazione contro la direttiva in sà© nel caso in cui il voto in plenaria del Parlamento europeo (previsto per l’inizio del 2006) confermi i risultati della commissione Mercato interno (28 novembre 2005).
Sul versante imprese si registra, invece, la soddisfazione dell’Unione Piccole e Medie Imprese e dell’Unione delle Camere di Commercio nonchà© la delusione del Centro Europeo delle imprese a partecipazione pubblica. UEAPME parla di successo per le imprese e i consumatori europei; Eurocommerce giudica la scelta della commissione vincente per la crescita e la competitività   mentre il CEEP si rammarica del fatto che le proposte della relatrice Gebhardt do escludere dai campi di applicazione della direttiva i Servizi Economici di interesse generale non siano state accolte.
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