Poco conosciuto il numero unico di emergenza

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La Commissione europea chiede agli Stati membri di far conoscere meglio il 112, cioè il numero da chiamare per contattare i servizi di emergenza da qualunque località   dell’UE. Attualmente, infatti, è conosciuto da poco più di un quinto dei cittadini europei.
Da quando è entrata in vigore la normativa comunitaria sulle telecomunicazioni, nel 2003, tutti gli Stati membri dell’UE si sono attivati per consentire ai cittadini di chiamare il 112 dai telefoni fissi e mobili. Il numero è attualmente indisponibile solo in Bulgaria, Paese che per questo è sottoposto a procedimento di infrazione.
La Commissione ha deciso di approfittare dell’11 febbraio (11/2), per promuovere un’iniziativa di sensibilizzazione sul 112, perchà© far conoscere il numero unico di emergenza europeo è l’unico modo per assicurarne il funzionamento effettivo. Finora la Commissione si era impegnata soprattutto per assicurare che il 112 fosse accessibile in tutti gli Stati membri, mentre ora chiede loro di rendere il servizio totalmente affidabile in tutta Europa e di partecipare a una campagna attiva di promozione del 112.
Un sondaggio pubblicato oggi indica che il 95% dei cittadini dell’UE riconosce l’utilità   di un numero unico di emergenza accessibile ovunque nell’UE, ma secondo i due terzi degli intervistati i cittadini non sono adeguatamente informati sul 112. Anche quando il 112 è riconosciuto come numero di emergenza nazionale, poi, solo il 22% delle persone sa di poterlo chiamare per tutti i servizi di emergenza e da qualunque località   dell’UE. «Un numero di emergenza che funzioni effettivamente in tutta l’UE è uno strumento essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini. Soprattutto per chi viaggia, la sicurezza in situazioni di emergenza è l’altra faccia della medaglia del mercato unico e delle libertà   che questo offre» ha dichiarato Viviane Reding, commissaria europea per le Telecomunicazioni.

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