Per la Francia critiche anche dall’ONU

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Il Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale delle Nazioni Unite chiede alla Francia di «evitare rimpatri collettivi» di rom impegnandosi per trovare soluzioni durature e manifesta la sua preoccupazione «per l’aumento di manifestazioni e di violenze a carattere razzista nei confronti dei rom». La preoccupazione è dovuta anche a «discorsi politici di natura discriminatoria».
Il Comitato ONU prende atto delle informazioni fornite da Parigi sottolineando che molti rom vengono «rinviati in modo collettivo nei loro Paesi d’origine senza che sia stato ottenuto il consenso libero, pieno e informato di tutti gli individui interessati».
Alle critiche del Palazzo di vetro risponde il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner che, facendo riferimento agli «incentivi economici legati al rimpatrio», precisa che «i rom godono della libertà   di circolazione e del diritto al soggiorno sul territorio degli Stati membri», ma questo non implica un «diritto incondizionato di soggiorno». Kouchner ha ribadito quanto sostenuto nei giorni scorsi da alcuni suoi colleghi: la permanenza è condizionata al «rispetto dell’ordine pubblico» e alle «risorse sufficienti», elementi che vanno valutati in relazione a «ogni situazione individuale».
Intanto da Bruxelles il portavoce della Commissione Europea Olivier Bailly ha annunciato che per il 31 agosto prossimo è stato convocato un incontro bilaterale tra ministri francesi e commissari UE. Per il giorno successivo è attesa la relazione di Viviane Reding, commissaria responsabile per Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza, che dovrebbe pronunciarsi sulla compatibilità   tra la posizione francese e le normative comunitarie.

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