Belgrado riconosca l’indipendenza del Kosovo

1100

Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle, protagonista nei giorni scorsi di alcuni incontri con i leader politici dei Paesi balcanici, ha invitato il governo di Belgrado e il suo ministro degli Esteri Vuk Jeremic ad accettare che «l’indipendenza de Kosovo è una realtà  » rinunciando a portare avanti in sede ONU la risoluzione di condanna della proclamazione di indipendenza, già   definita dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja «non contraria al diritto internazionale» concentrandosi sull’apertura di colloqui con il Kosovo.
Westerwelle ha anche invitato i cinque Paesi UE ancora esitanti (Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna) a «seguire la maggioranza dell’Unione Europea che è una maggioranza chiara» definendo infondati i timori di quei Paesi in cui si manifestano forti spinte secessioniste interne, secondo i quali quello kosovaro potrebbe costituire un pericoloso precedente in quanto «Il Kosovo è un caso sui generis e questo è un messaggio chiaro, anche per l’Unione Europea».
Da parte sua Jeremic si è detto soddisfatto degli incontri che hanno prodotto «una migliore comprensione tra Belgrado e Berlino» anche se non è stata raggiunta la piena concordanza su tutti gli argomenti trattati. «La Serbia, ha detto ancora Jeremic, non ritirerà   la bozza della risoluzione sul Kosovo consegnata all’Assemblea generale dell’ONU, perಠè pronta a un dialogo costruttivo su tutte le questioni».

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here