Il 4 e il 5 dicembre scorsi, il Consiglio dei ministri Giustizia e Affari Interni (GAI) ha discusso di molti temi di interesse attuale, raggiungendo importanti conclusioni.
Particolarmente rilevante è il raggiungimento di un parziale accordo sulla protezione dei dati personali con specifico riguardo al settore pubblico e alla delicata situazione dell’elaborazione dei dati sensibili. Ora, le misure a protezione dei dati di ogni individuo risulteranno più efficaci al fine di tutelare questo diritto fondamentale.
Inoltre, è stato discusso il meccanismo del “One stop shop”, con l’obiettivo di superare tutte quelle situazioni transfrontaliere o trans – nazionali, in cui la protezione dei dati compete ad autorità di Paesi diversi che si collocano a livelli differenti per ambiti territoriali e/o di poteri attribuiti
Nonostante il consenso sulla necessità di arrivare a un sistema di questo genere, il Consiglio si è riaggiornato per un più approfondito esame della proposta e delle relative modalità di implementazione.
Inoltre, la Presidenza ha informato il Consiglio sullo stato di avanzamento della direttiva sulla protezione di individui per quanto riguarda il trattamento dei dati personali ai fini dell’applicazione della legge.
È stata affrontata anche la questione del terrorismo: da una relazione sullo stato di attuazione delle misure antiterrorismo emergono «una miglior risposta giudiziaria al problema» e «l’aumento dello scambio di informazioni nel rispetto dei diritti umani».
Altre conclusioni raggiunte sono state:
– regolamentazione dei procedimenti di insolvenza nell’ottica dell’efficacia ed efficienza;
– soluzioni all’immigrazione illegale;
– istituzione di una Procura Europea;
– modifica delle disposizioni sulla presunzione di innocenza e sul diritto alla partecipazione al processo penale e delle cause di modeste entità;
– formazione di professionisti del diritto;
– definizione di una rete operativa contro la criminalità organizzata.
