L’Unione Europea finanzia gli astri nascenti della ricerca

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Il Consiglio Europeo della Ricerca (CER) ha stanziato 485 milioni di euro nell’ambito del concorso StartingGrants, borsa di studio per giovani ricercatori a inizio carriera.

I ricercatori selezionati sono stati in tutto 328 e riceveranno contributi fino a un massimo di due milioni di euro ciascuno.

Giunta alla sua settima edizione, la prima nell’ambito del programma Horizon 2020, la competizione per gli Startinggrant del 2014 ha visto la partecipazione di 3.273 scienziati, di cui il 10% ha ottenuto il finanziamento. I campi di ricerca sono le scienze fisiche (143 progetti), le scienze naturali (124) e le scienze umane e sociali (61).

Gli Startinggrant sono destinati a giovani scienziati di qualunque nazionalità con un’esperienza post-dottorato tra i due e i sette anni e con un percorso di ricerca di eccellenza.

Prerequisito per l’accesso ai finanziamento è che i progetti di ricerca candidati vengano svolti presso istituzioni pubbliche o private con sede in uno dei Paesi membri dell’Unione Europea o in un Paese associato.

La borsa ha una durata massima di cinque anni e può arrivare alla somma di 2 milioni di euro, e permette al beneficiario di costruire un proprio team di ricerca.

Le borse di studio sono state concesse a ricercatori di 38 nazionalità in 180 istituzioni di tutta Europa, ma concentrate soprattutto in Germania, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi.

Circa 40 ricercatori selezionati sono di nazionalità non europea e provengono dalle Americhe, dall’Asia, oltre che da Australia, Nuova Zelanda e Russia. Inoltre, sono presenti scienziati europei “di ritorno” sul continente dopo un’emigrazione per motivi di studio, in linea con l’obiettivo del CER di attrarre ricercatori d’eccellenza in Europa. L’età media dei beneficiari è 35 anni.

«Per creare l’innovazione e la crescita di domani è necessario puntare sulla ricerca avanzata» ha commentato Carlos Moedas, commissario europeo per Ricerca, innovazione e scienze; «con gli StartingGrants, il Consiglio europeo della ricerca intende nutrire la prossima generazione di scienziati d’eccellenza, incoraggiandoli a seguire le loro curiosità scientifiche. Per essere all’avanguardia, l’Europa ha bisogno di una mentalità coraggiosa e di investire nei giovani talenti».

 

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