In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne, il Consiglio d’Europa propone una Convenzione internazionale contro le forme più gravi e diffuse di violenza, in particolare la violenza domestica ed i matrimoni forzati.
«Troppe donne in Europa soffrono e muoiono a causa dei maltrattamenti ricevuti dai propri partner o ex-partner, per il solo fatto di essere donne» ha dichiarato il presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Lluà s Maria de Puig, mentre il segretario generale, Terry Davis, ha lanciato un appello agli Stati membri affinchà© migliorino i servizi d’assistenza alle vittime: «La nostra responsabilità non si limita all’adozione di leggi, dobbiamo stabilire norme minime concernenti i servizi d’assistenza alle donne vittime di violenza».
Uno studio pubblicato dal Consiglio d’Europa mostra infatti come la disponibilità e la qualità dei servizi varino considerevolmente in seno agli Stati membri nonchà© da un Paese all’altro e che anche i centri d’accoglienza, cioè i servizi più diffusi, siano «insufficienti nella maggior parte dei Paesi». Lo studio raccomanda quindi agli Stati di instaurare un servizio di base che comprenda almeno una linea d’assistenza telefonica e delle «cellule di crisi» disponibili tutto l’anno 24 ore su 24. Un altro studio del Consiglio d’Europa sulla raccolta di dati amministrativi evidenzia invece che il potere giudiziario, la polizia e i servizi sociali raccolgono di rado dati sulle violenze perpetrate nei confronti delle donne e che tali abusi restano dunque spesso «invisibili agli occhi dell’amministrazione pubblica».
Per migliorare la lotta contro la violenza sulle donne la Commissione europea ha invece rinnovato l’impegno dell’UE nel contrastare ogni forma ed espressione di violenza di genere, fuori e dentro l’UE, in collaborazione con gli Stati membri e le organizzazioni della società civile, auspicando inoltre la piena implementazione delle risoluzioni dell’ONU in materia (soprattutto la 1820 del 2008 e la 1325 del 2000) e proponendo una Conferenza ministeriale nel 2010.
