Disoccupazione in aumento nella zona euro

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Il tasso di disoccupazione nei 15 Paesi della zona euro è salito dal 7,4% al 7,5% tra luglio e agosto scorsi, invertendo una tendenza alla diminuzione in corso da mesi; invariato invece al 6,9% il tasso dell’intera UE a 27 Stati.
Un anno prima, nell’agosto 2007, i tassi erano del 7,4% nella zona euro e del 7,1% nell’UE-27, mentre oggi si stima un numero complessivo di disoccupati di circa 16,5 milioni nell’UE di cui quasi 11,6 milioni si trovano nell’area dell’euro, con un incremento di circa 90.000 unità   in un mese e di oltre 270.000 in un anno tra i Paesi che hanno adottato la moneta unica.
Le rilevazioni di Eurostat mostrano i Paesi Bassi (2,6%) e la Danimarca (2,9%) con i più bassi tassi di disoccupazione nell’UE, mentre Spagna (11,3%) e Slovacchia (9,9%) presentano i valori percentuali più elevati; l’Italia, con il 6,7% (relativo perಠal mese di giugno), si colloca al di sotto della media sia della zona euro sia dell’UE.
Rispetto a un anno prima, 19 Stati membri hanno registrato una diminuzione del tasso di disoccupazione e 8 un incremento, con il calo più significativo rilevato in Polonia (dal 9,2% al 6,7%) e l’incremento maggiore in Spagna (dall’8,3% all’11,3%).
Inoltre, il tasso di disoccupazione maschile è aumentato dal 6,6% dell’agosto 2007 al 6,8% dell’agosto 2008 in Eurolandia ed è rimasto stabile al 6,5% nell’UE-27; quello femminile è diminuito rispettivamente dall’8,4% all’8,3% e dal 7,7% al 7,4%; il tasso di disoccupazione giovanile (under 25) ad agosto è stato del 14,9% sia nella zona euro che nell’UE-27, contro rispettivamente il 14,6% e il 15,2% dello stesso mese di un anno fa. Tra i giovani, il livello più basso di disoccupazione è rilevato nei Paesi Bassi (4,9%) e in Austria (6,3%), mentre il tasso più elevato riguarda Spagna (24,6%) e Grecia (21,4%).

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