Disoccupazione: forti differenze tra le regioni dell’UE

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La disoccupazione nei Paesi dell’UE varia in modo significativo a livello regionale, passando da un tasso minimo del 2,1% della regione olandese di Zeeland a un massimo del 25,2% rilevato nella regione francese oltreoceano di Rà©union.
I dati Eurostat relativi al 2007 mostrano come, tra le 263 regioni dell’UE, 28 presentano dei tassi di disoccupazione inferiori al 3,5%, cioè meno della metà   del tasso medio dell’UE. Di queste, otto regioni sono olandesi, sette italiane (Bolzano, Emilia Romagna, Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Valle d’Aosta), cinque britanniche, tre ceche e austriache e due belghe.
Sul fronte opposto, invece, 14 regioni hanno tassi superiori al 14,2% cioè almeno doppi della media europea: cinque tedesche, quattro francesi (tutti dipartimenti oltreoceano), due spagnole e slovacche e una belga.
Per quanto concerne la disoccupazione femminile spiccano in positivo le regioni olandesi di Zeeland (2,4%) e Utrecht (2,9%), ceca di Praga (2,8%) e britannica del Cheshire (2,9%); in negativo le regioni spagnole in territorio marocchino di Ceuta (28,7%) e Mellilla (28,1%). Tra i generalmente alti tassi di disoccupazione giovanile emergono quelli elevatissimi delle regioni francesi d’oltreoceano Guadeloupe (55,7%), Rà©union (50%) e Martinique (47,8%), si confermano alti i tassi delle italiane Sicilia (37,2%), Sardegna e Campania (entrambe al 32,5%) mentre al contrario risultano molto bassi i tassi di disoccupazione giovanile delle regioni olandesi di Gelderland (4,9%) e Utrecht (5%).

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