Dalla Banca Centrale Europea una svolta per l’Europa?

Le sanguinose incursioni del terrorismo islamico in Europa, prima in Francia e pochi giorni dopo in Belgio, hanno scosso dalla loro sonnolenza le Istituzioni comunitarie, ad oggi ancora ferme alle dichiarazioni, anche se è probabile che almeno i servizi di "intelligence" dei Paesi UE abbiano intensificato il loro coordinamento.

Nigeria: il terrorismo non ha frontiere

Mentre si svolgevano in gran parte della Francia e in altri Paesi del mondo le manifestazioni “citoyennes” e repubblicane per dire no al terrorismo, per difendere la democrazia e la libertà d’espressione, per rilanciare il messaggio della necessità del dialogo fra religioni e culture diverse, si consumava in Nigeria l’ennesimo episodio di un lungo dramma ad opera dei terroristi di Boko Haram.

Da Parigi una sveglia per l’Europa

Per parafrasare, modificandone in parte il senso, la riflessione del nostro Gianbattista Vico, dopo i fatti di Parigi e pensando all’Europa verrebbe da dire: “È stata una traversia, potrebbe diventare un’opportunità”.

Europa in guerra?

Arrivare a Bruxelles poche ore dopo il tragico attentato di Parigi al giornale satirico Charlie Hebdo è stata una coincidenza, ma anche un’occasione per riflettere su questa Europa e sul suo futuro.

Palestina, un calvario per l’esistenza

Fra le macerie di un processo di pace che, da anni, ha sempre più il sapore di un illusorio negoziato fra le parti, la Palestina continua la sua strada diplomatica per richiamare l’attenzione internazionale sul suo diritto ad esistere. In un contesto mediorientale estremamente turbolento e pericoloso e in un crescendo di scontri e violenze fra Israeliani e Palestinesi, il Presidente palestinese Mahmoud Abbas prosegue con tenacia il suo solitario cammino che dovrebbe condurre alla pace e al riconoscimento dello Stato di Palestina.

Messaggi dai confini dell’UE nel 2015

Sarà ai suoi confini che l’Unione Europea si giocherà molto del suo futuro politico in questo 2015. Tanto a sud quanto a nord. A sud, sulle sponde del Mediterraneo, dove Italia e Francia aspettano non senza preoccupazioni l’esame di riparazione previsto a inizio primavera sui loro traballanti conti pubblici e dovela Greciain gennaio ela Spagnaa dicembre andranno a elezioni politiche che vedono per ora in vantaggio le nuove sinistre - l’ellenica Syriza e l’iberica Podemos - fortemente critiche verso Bruxelles.

Per il mondo nel 2015 sogno…

Un proverbio africano dice: “Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”.

Ho un sogno per l’Europa

Sogno un’altra Unione Europea che continui a vivere nel tempo, senza limitarsi a sopravvivere, cambiando ritmo e verso per recuperare le occasioni perse e per rispondere alle domande dei suoi cittadini ed essere all’altezza delle sfide che l’attendono.

2014: un bilancio

Sta per concludersi l'anno 2014 e, inevitabilmente, si avvicina anche l'ora dei bilanci. Anno innanzitutto che ha segnato il centenario dell'inizio della prima guerra mondiale e anno in cui - sono le parole di Papa Francesco - il mondo sembra essere entrato in una terza guerra mondiale, ma «combattuta a pezzetti». Non è stato infatti, a livello globale, un anno in cui le speranze di pace abbiano avuto il sopravvento sulle realtà di guerre che si sono accese un po’ ovunque e, in particolare, proprio ai confini di questa nostra Europa.

Europa: tempo di bilanci, fuori i numeri

Fine anno, è il momento dei bilanci. Scorrono fiumi di parole, abbondano i luoghi comuni, come quello del “bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”, trasudano rimpianti per quello che si poteva fare e non si è fatto, fioriscono critiche a tutti meno che a se stessi, tutti a battersi il pugno sul petto degli altri.

A Lima un piccolo passo avanti sul clima

Si è conclusa a Lima, domenica scorsa, l’ultima grande Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che dovrebbe portare a fine 2015, a Parigi, alla firma del tanto atteso primo accordo mondiale sugli impegni per fermare il surriscaldamento del Pianeta. Un accordo vincolante fra Paesi industrializzati, storici e maggiori responsabili delle emissioni di CO2 negli ultimi 150 anni e i Paesi emergenti o in via di sviluppo, volto a sostituire il Protocollo di Kyoto a partire dal 2020 e con l’obiettivo di contenere l'aumento del riscaldamento climatico entro i 2 gradi.

Italia e Germania per ricostruire l’Unione Europea

Che molta influenza abbia avuto, e continui ad avere, la Germania sulla vita dell'Europa è un’evidenza che non sfugge a nessuno. Nel bene e nel male, nel secolo scorso e in questo che stiamo vivendo. Qualcosa di analogo si può dire dell’Italia, benché in misura minore: anche qui nel bene e nel male, ieri e oggi.

L’Europa guarda allo Stato della Palestina

In un contesto regionale mediorientale oggi più che mai attraversato da grandi instabilità, da vecchie e nuove guerre, da confronti religiosi sempre più incrociati con la politica, le attenzioni rivolte recentemente alla Palestina da parte, in particolare, di molti Paesi europei, gettano una luce di speranza sul futuro di negoziati di pace con Israele.

ItaliaEuropa: non va bene, potrebbe andare peggio

Che l’Italia non sia ancora uscita dalla crisi è esperienza quotidiana, che possa uscirne resta una speranza che non sembra bastare a infondere fiducia agli italiani – come racconta l’ultimo Rapporto del Censis – e lascia scettici molti in Europa.

Duccio Galimberti e il futuro dell’Europa

In occasione della serata tenutasi a Cuneo presso la sala San Giovanni, lo scorso 3 dicembre, Franco Chittolina, presidente di APICE, ha sintetizzato le tre principali “lezioni” che oggi si possono trarre dall’azione di Duccio Galimberti, figura emblematica della Resistenza a Cuneo e non solo.

Turchia, tra la visita del Papa e l’incontro con Putin

Sono stati certamente giorni di grande intensità, in questo fine novembre, per il Presidente turco Erdogan, che ha accolto sulla sua terra prima il Papa e subito dopo il Presidente russo Vladimir Putin. Due visite ovviamente di diversa portata ma che testimoniano ambedue del ruolo che la Turchia sta giocando e potrebbe giocare, fra Europa e Asia, non solo sullo scacchiere regionale del Medio Oriente ma anche in quella strategia geopolitica della Russia volta a ridistribuire le carte dei rapporti internazionali.

Regali di Natale in arrivo dall’UE

Nei giorni scorsi sono stati più d’uno i soggetti che nell’UE sono andati all’incasso. Davanti al Parlamento europeo il neo - presidente della Commissione europea, Jean - Claude Juncker, ha incassato la fiducia, ampiamente prevista, dopo la messa in accusa da parte di populisti e opposizioni varie per le astuzie fiscali adottate dal suo Paese, il Lussemburgo, per rimpinguare le proprie casse a spese degli altri partner europei.

Da Strasburgo quasi un’Enciclica sull’Europa

Negli oltre sessant’anni di vita dell’avventura comunitaria, è solo la seconda volta che un Papa prende la parola al Parlamento europeo. La prima fu, nel 1988, quella di Giovanni Paolo II, la seconda quella di papa Francesco martedì scorso, prima di rivolgersi al contiguo Consiglio d’Europa e poche ore prima di volare in Turchia, un Paese ancora candidato a entrare - quando non si sa - nell’UE.

Fumata nera sul nucleare iraniano

Era stata fissata al 24 novembre la data ultima per giungere ad un accordo definitivo nel negoziato nucleare fra Iran e i cinque membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Cina e Russia) più la Germania.

Legge di Stabilità: l’Italia passa il primo esame UE

Dopo tensioni e trattative, punteggiate da qualche tweet di troppo,la Commissione europea ha dato un primo segnale di via libera alla “legge di stabilità” dell’Italia.

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