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Adriana Longoni

Adriana Longoni
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Tra i fondatori di APICE e a lungo vicepresidente, ha lavorato per molti anni nelle Istituzioni europee coordinando i progetti nell'ambito della cooperazione allo sviluppo e della politica di vicinato, in Guinea Conakry prima e in Caucaso poi. Gestisce l’Antenna di Bruxelles dell’Associazione.

Medio Oriente: le guerre oltre la Siria

Mentre si avviano con coraggio alcune iniziative di cittadini volte a non dimenticare l’orrore delle tante guerre che si incrociano in Medio oriente, come...

Guerra in Siria e la diplomazia dell’ironia

Purtroppo a ricordare che la guerra in Siria continua violenta ormai da cinque anni a questa parte sono soprattutto le immagini della sofferenza delle popolazioni, come quella del piccolo Omran, scampato ai bombardamenti su Aleppo o quelle di città ormai distrutte, con popolazioni allo stremo e in balia del buon volere di qualcuno in grado di negoziare una tregua o l’apertura di corridoi umanitari.

Le tragedie che segnano il futuro dei bambini

Sono immagini che hanno fatto il giro del mondo, scuotendo, indignando e commuovendo il cuore di tante persone. Omran e Giorgia, due bambini estratti dalle macerie e sopravvissuti l’uno alla furia della guerra in Siria, l’altra a quella della natura ad Amatrice. Forse l’essere sopravvissuti è l’unica cosa che hanno in comune, perché le vite di Omran e Giorgia guardano ora a un futuro di realtà che hanno prospettive ben diverse.

Non c’è pace nemmeno alle frontiere orientali dell’Europa

Un breve viaggio, quest’estate, in Georgia è stato occasione per intuire quanto fermento politico sia in corso alle frontiere orientali dell’Europa, e in particolar...

Marcinelle, 60 anni fa

Era l’8 agosto 1956. Alle nove del mattino, appena iniziato un nuovo turno di lavoro, l’ululo di una sirena avverte che, nelle viscere della miniera del Bois du Cazier, stava succedendo qualcosa di grave. Era appena iniziata infatti un’immane tragedia, senza precedenti nella storia delle miniere del Belgio. A causa di un errore umano, era scoppiato un incendio in uno dei pozzi a circa mille metri di profondità, causando 262 vittime di varie nazionalità: fra queste 136 erano vittime italiane.

I tanti riflettori puntati sulla Polonia

Seguiamo con interesse, ma anche con un po’ di apprensione, il viaggio del Papa in Polonia in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù. Un...

La Turchia nelle mani del Sultano Erdogan

La repressione voluta dal Presidente Erdogan in seguito al tentativo di golpe militare del 15 luglio scorso è di una rara violenza, tanto da indicare che la Turchia stia per imboccare una strada che potrebbe cambiare definitivamente, da un punto di vista della democrazia, della laicità, dello stato di diritto e delle relazioni internazionali, il suo già problematico profilo.

I militari in Turchia: dall’attacco alla resa

Mentre gli sguardi dell’Europa intera e del mondo erano ancora dolorosamente attoniti e fissati sull’orrore che si è consumato a Nizza, l’attualità ha portato in primissimo piano, nella notte tra il 15 e il 16 luglio, un tentativo di golpe militare in Turchia.

Turchia, fra riconciliazioni e terrorismo

E’ stata un’ inquietante coincidenza ma l’attacco terroristico all’aeroporto Ataturk di Istanbul, con un elevato bilancio fra morti e feriti, è avvenuto quasi in...

Gli ambigui rapporti dell’UE con Mosca

Non si può certo dire che i rapporti tra Occidente, inteso come Unione Europea e NATO, e Russia siano chiari e comprensibili, visti i risultati di recenti e importanti appuntamenti avvenuti fra le due Parti.

C’era una volta la miniera…

Era il 23 giugno 1946 quando Belgio e Italia firmarono quella famosa Convenzione che prevedeva l’arrivo di 50.000 lavoratori italiani nelle miniere belghe. Fino al 1957, 303 treni portarono circa 140.000 uomini, 17.500 donne e 29.000 bambini, provenienti per la maggior parte dalle regioni più povere dell’Italia, in particolare dalla Sicilia e dagli Abruzzi.

L’urgenza della pace fra Israele e Palestina

Il recente attentato compiuto da giovani Palestinesi a Tel Aviv, che ha provocato la morte di quattro Israeliani, ha riportato sotto i riflettori un...

Genocidio armeno: per la Turchia un impossibile riconoscimento del passato

Nella sua seduta del 2 giugno scorso il Bundestag tedesco ha adottato alla quasi unanimità una risoluzione che riconosce, chiamandolo per nome, il genocidio...

Un Vertice per l’emergenza umanitaria

Non è certamente apparsa come notizia di primo piano nei mezzi di comunicazione, eppure il Vertice umanitario mondiale, che si è tenuto per la...

Turchia sempre più sulla via della dittatura

Sempre più inquietanti gli scenari politici che, giorno dopo giorno, si delineano nella Turchia del Presidente Erdogan. Ultimo episodio di rilevante importanza è l’uscita di scena del Primo Ministro turco, Ahmet Davutoglu, il 5 maggio scorso. Un’uscita di scena che sa molto di un’energica spinta, da parte del Presidente Erdogan, per cacciare il Capo del Governo, giudicato forse poco arrendevole o troppo indipendente, fuori dalla scena politica.

Le barriere dell’Europa e un Medio oriente in fiamme.

Era il 25 aprile 2016 quando si sono incontrati ad Hannover, in un formato G5, quattro leader europei, Merkel, Cameron, Hollande e Renzi, con il Presidente degli Stati Uniti.

Israele – Palestina, un conflitto dietro le quinte

È da molto tempo che il conflitto fra Israele e la Palestina non appare più fra i titoli che occupano la scena internazionale, quasi completamente rivolti ad altri conflitti in Medio Oriente e, in particolare a due dei principali assi di tali conflitti: il terrorismo del fondamentalismo islamico e la fuga di milioni di profughi e richiedenti asilo.

Richiedenti asilo anche dallo Yemen, mentre l’Europa spara sui migranti

In un Medio Oriente attraversato da molteplici turbolenze, poco si parla della guerra che si consuma nello Yemen e del suo fragile “cessate il...

Nagorno Karabakh: nuove tensioni nel Caucaso del Sud e alle frontiere orientali dell’Europa

Nagorno Karabakh è una piccola enclave di 150 mila abitanti, in maggioranza armeni, situata nel cuore dell’Azerbaijan, autoproclamatasi indipendente nel 1992 quando l’Impero Sovietico si stava sgretolando giorno dopo giorno.

L’ Accordo UE-Turchia sui rifugiati sotto i riflettori di Amnesty International

Non è certamente una sorpresa il tono usato da Amnesty International per denunciare, nel rapporto pubblicato il 1 aprile 2016, l’accordo sui rifugiati firmato...

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