Accordo sul bilancio dell’Unione per rispondere alla crisi dei rifugiati

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Nonostante gli attentati di Parigi e il clima di tensione che ne è scaturito, la scorsa settimana è stato raggiunto un accordo sul bilancio UE 2016. Le istituzioni hanno concluso i negoziati nelle prime ore di sabato mattina, in anticipo secondo la tabella di marcia che prevedeva la fine dei lavori per il 18 novembre.

L’accordo rafforza la risposta dell’UE alla crisi dei rifugiati, rafforzandone la voce in capitolo. Il bilancio inoltre si occuperà anche di aumentare gli investimenti in competitività, occupazione e crescita per sostenere la ripresa dell’economia europea.

Secondo la vice-presidente per il bilancio e risorse umane Kristalina Georgieva risulta necessario restare uniti nonostante il periodo di forte crisi dovuto all’ombra del terrorismo che incombe sull’Europa intera. Per questo è stato deciso di aumentare comunque le risorse destinate ad affrontare la crisi dei rifugiati e gli investimenti per aumentare l’occupazione.

Il bilancio dell’Unione europea 2016, fissato a 155 miliardi di euro, ha visto quindi lo stanziamento di 10 miliardi per affrontare la crisi dei rifugiati per il biennio 2015 e 2016, mentre la metà dei fondi totali saranno destinati allo stimolo della crescita, l’occupazione e la competitività.

Per sigillare l’accordo il Consiglio dovrà approvare il testo il 24 novembre, seguito poi dal Parlamento  che dovrà firmarlo 25 dello stesso mese.

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