Amnesty si rivolge all’UE contro il «Pacchetto sicurezza»

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Con una lettera indirizzata alla Commissione Europea, Amnesty International esprime la sua preoccupazione che la legislazione italiana in via di definizione in materia di sicurezza possa non essere compatibile con la normativa dell’UE ed essere causa di discriminazioni.
Il cosiddetto “Pacchetto sicurezza”, osserva l’Ufficio europeo di Amnesty, potrebbe «non essere compatibile» con gli standard internazionali sui diritti umani e con la legislazione europea, compresa la direttiva 43 del 2000 sul razzismo. Questo disegno di legge, secondo Amnesty, potrebbe infatti minacciare seriamente i diritti di migranti e richiedenti asilo nonchà© introdurre provvedimenti discriminatori soprattutto nei confronti delle comunità   rom e sinti. «L’UE deve condannare ogni provvedimento discriminatorio che non solo viola la normativa europea ma mette a rischio le persone più vulnerabili della società  » sostiene Amnesty, denunciando che le nuove norme italiane potrebbero limitare l’accesso a cure sanitarie basilari e all’istruzione di popolazioni rom, persone senza fissa dimora e migranti.
«Il principio di non discriminazione, contenuto nelle normative internazionali ed europee, deve essere rispettato» sottolinea Amnesty, mentre l’UE «non puಠignorare la creazione di politiche a sfondo razziale in qualche suo Stato membro chiudendo un occhio sul processo legislativo», per questo è chiesto alla Commissione Europea di intervenire al più presto.

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