Agenda dell’Unione Europea sulle migrazioni

In vista del prossimo Consiglio europeo, la Commissione europea ha presentato quattro relazioni in merito all'Agenda europea sulle migrazioni

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In occasione del prossimo Consiglio europeo, nel corso del quale si discuterà dei progressi realizzati nel quadro dell’Agenda europea in materia di migrazioni, la Commissione europea ha presentato quattro relazioni sui progressi compiuti relativamente alle misure adottate nell’ambito dell’Agenda europea sulle migrazioni per stabilizzare i flussi e gestire meglio le frontiere esterne, esortando inoltre tutte le parti a sostenere i progressi raggiunti e a raddoppiare gli sforzi per la messa in opera delle misure stabilite.

Ricollocamenti e reinsediamenti
La Commissione ha rivisto i progressi compiuti nel quadro dei programmi dell’Unione Europea in materia di ricollocamento e trasferimento d’urgenza e ha precisato la propria posizione in merito all’utilizzo dei suoi poteri derivanti dai Trattati per quelli Stati membri che non hanno ancora attuato le decisioni del Consiglio.Il ritmo dei ricollocamenti è aumentato significativamente nel 2017, con circa 10.300 persone ricollocate dal mese di gennaio (un dato in crescita di oltre cinque volte rispetto allo stesso periodo del 2016). Inoltre, visto che la quasi totalità degli Stati membri sta procedendo alla ricollocazione dall’Italia e dalla Grecia, sarà possibile ricollocare tutti gli aventi diritto entro settembre 2017.

Guardia di frontiera e costiera europea
Per quanto riguarda, invece, il controllo delle frontiere esterne, sono stati inviati più di 1.600 agenti in supporto alle forze nazionali di Grecia, Italia, Bulgaria e Spagna. Inoltre, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri a compiere sforzi supplementari per rispondere alle domande di spiegamento di forze nel quadro delle operazioni in corso e di apportare il proprio contributo tanto per le risorse umane quanto per gli equipaggiamenti tecnici.

Dichiarazione Unione Europea – Turchia
Un anno dopo la sua adozione, la dichiarazione Unione Europea – Turchia non cessa di produrre concreti risultati, garantendo una efficace gestione dei flussi migratori lungo la rotta orientale del Mar Mediterraneo: il numero delle vittime nel Mar Egeo è diminuito sensibilmente e gli arrivi sono scesi del 97%. Inoltre, le due parti contraenti si stanno impegnando per far proseguire i sostegni finanziari nell’ambito dello strumento per i rifugiati in Turchia: si stima che sia già stata assegnata la quasi totalità dei 3 miliardi di Euro di fondi previsti per il biennio 2016-2017 e che siano già stati firmati contratti per circa 1,57 miliardi di Euro.

Quadro di partenariato e rotta del Mediterraneo centrale
La Commissione europea ha altresì presentato i risultati e le esperienze acquisite nel quadro di partenariato sulla migrazione, dodici mesi dopo il suo avvio, mettendo in luce i progressi ottenuti nella lotta ai trafficanti grazie ad una maggior cooperazione con i Paesi chiave in Africa, che ha consentito di affrontare il problema dei flussi migratori lungo la rotta del Mediterraneo centrale, con una particolare attenzione rivolta alla cooperazione con la Libia.

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