Nella notte fra l’8 e il 9 marzo, l’esercito greco-cipriota ha unilateralmente aperto un varco nel muro che divide la città di Nicosia lungo la linea verde, area demilitarizzata presidiata dalle Nazioni Unite, che divide la parte nord della città , abitata dai turco-ciprioti, da quella sud, abitata dai greco-ciprioti. L’isola è divisa dal 1974, quando l’esercito di Ankara occupಠcirca 36% del territorio per difendere la minoranza turca dalle violenze verificatesi con il colpo di stato appoggiato dalla Grecia dei colonnelli. L’abbattimento parziale del muro è il primo gesto di apertura che il governo nord-cipriota, unico di cui la comunità internazionale riconosce l’autorità sull’isola, compie dopo che nel 2004 un referendum aveva rifiutato il «piano Annan« di riunificazione accettato invece dai turcociprioti. Il Commissario europeo all’allargamento, Olli Rehn, ha accolto favorevolmente questa notizia, auspicando che possa contribuire ad una risoluzione complessiva del problema sotto l’egida dell’ONU ed ha annunciato che l’Ue destinerà 100 000 euro al finanziamento di lavori di stabilizzazione del punto di varco.
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